Il summit di due giorni, realizzato con il coinvolgimento attivo del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, dal Ministero dello Sviluppo Economico, dall’ICE e da Confindustria, vede la presenza di circa 200 leader politici ed economici Italiani e dell’ASEAN.

“Il Porto di Venezia ha istituito negli anni una relazione forte con i due pivot dell’area: Singapore e Vietnam" - ha dichiarato il Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Settentrionale Pino Musolino. "Si tratta dei primi due partner commerciali dell’UE nel blocco ASEAN con i quali l’Europa ha firmato Trattati di Libero Scambio rispettivamente nel 2014 e nel 2015, trattati la cui attuazione passa anche per una relazione efficiente ed efficace tra Gateway portuali strategici tra le due aree e Venezia ha tutta l’intenzione di giocare questo ruolo" - continua Musolino e precisa: "Con Singapore giochiamo in casa: mi piace ricordare che, quando nel 1998 è scattata l’operazione di globalizzazione di PSA Corporation, proprio il Terminal Vecon di Venezia è stato uno dei primi Terminal Container ad essere acquisito in Europa, cogliendo immediatamente la posizione strategica del nostro porto rispetto all’interscambio commerciale tra centri manifatturieri europei e economie più dinamiche del Far East; rispetto al Vietnam, stiamo già dialogando con i cluster portuali più importanti del Paese, nell’ambito delle relazioni internazionali tessute dalla Regione del Veneto e alla luce dell’Action Plan per l’implementazione di una partnership strategica tra Italia e Vietnam nel 2017-2018, firmato a novembre scorso”.

L’ASEAN, che quest’anno compie 50° anni (fondato nel 1967), vanta un mercato di 630 milioni di abitanti, con una crescita media del PIL che per l’anno in corso è prevista del 5,3%, mentre rispetto alla domanda, si stima un fabbisogno infrastrutturale di oltre 500 miliardi di euro ed una previsione di crescita della spesa per beni di consumo del 105% entro il 2030.