Il ''compito'' di Trieste?: recuperare il suo ruolo guida di un'area più ampia di quello che è oggi il Friuli Venezia Giulia, di livello extraregionale. Perché Trieste, di fatto, è l'unica ''città europea del Friuli Venezia Giulia'', ha affermato il presidente della Regione Renzo Tondo al MIB di Trieste, al convegno di Confindustria di lunedì 17 ottobre per la presentazione dell'analisi/ricerca ''Trieste oltre Trieste - Ripartire dall'innovazione: un nuovo modo di fare industria, servizi, turismo, portualità'', realizzato dalla Fondazione Nord Est.

La città di Trieste, ha osservato il presidente Tondo, sarebbe in grado di riappropriarsi di un ruolo strategico se solo si impossessasse della ''convinzione culturale'' di svolgere questa funzione di guida, al di là dei ''Localismi'' che purtroppo caratterizzano l'intera regione: ''Provincialismo'' che nel capoluogo giuliano ha provocato una ''sindrome da accerchiamento''. La città deve invece superare questa situazione, ''deve porsi in un'ottica di essere 'capitale''' ed in questo scenario (come la stessa ricerca ha messo in luce tra le ricette da sviluppare) lo sviluppo della portualità e della logistica gioca un compito essenziale.

L'inserimento del Corridoio ferroviario Baltico Adriatico tra i progetti prioritari dell'Unione europea, ha sottolineato il presidente (progetto che dovrebbe essere ufficialmente annunciato nei prossimi giorni), è un risultato fondamentale e strategico, al quale deve aggregarsi lo sviluppo a Trieste della Piattaforma logistica, ''sul quale dobbiamo continuare a lavorare'', e la concretizzazione del progetto Unicredit , ''che nelle prossime settimane vedrà la presentazione di un disegno di legge regionale, con la previsione di un Autorità unica in grado di coordinare i tre porti del Friuli Venezia Giulia''. Ma serve anche, ha concluso Tondo ricordando comunque l'impegno della Regione per lo sblocco delle bonifiche nel SIN di Trieste e l'esigenza di rafforzare le politiche turistiche a favore dell'area giuliana (tra le priorità emerse dallo studio Confindustria), agire sul lato dei costi ferroviari a servizio dello scalo triestino, pensando anche alla creazione di una società ferroviaria regionale.

Fonte: Comunicato Stampa - sito web Regione Friuli Venezia Giulia