SMM 2014 - Avanti Tutta” si legge sulla copertina del numero speciale del “SMM Daily News”, che veniva distribuito ai visitatori che affollavano gli ingressi del quartiere fieristico di Amburgo. “Il grande giorno era arrivato”, la 26ma edizione di quella che è definita “the leading international maritime trade fair” aveva aperto i battenti martedì 9 settembre, occupando 90 mila metri quadri dei padiglioni della Fiera. Molti i temi proposti e per ogni tema sono state organizzate conferenze, incontri e oltre 150 eventi speciali proposti da singoli espositori (più di 2.100 espositori, provenienti da 67 paesi).
Ecco per Adriatic Sea Network.it un commento “a caldo” a firma dell’ing.Sergio Bisiani, dopo la visita all’esposizione, lo scorso 10 settembre.

“L’attenzione dei visitatori viene catturata subito dai grandi motori navali esposti da MAN, MTU, Volvo, e da alcune eliche tra cui quella della MMG diventata il “picture point” della Fiera. Numerosissimi sono gli stand che permettono di valutare lo stato dell’arte raggiunto dalle apparecchiature e dai sistemi di controllo della navigazione e degli apparati motore. Anche la sicurezza e il training degli equipaggi sembrano emergere come tematiche di grande impatto a fianco di componentistica e impiantistica più tradizionali. All’esterno alcuni sistemi di movimentazione merci completamente automatizzati e gruppi di generatori destinati al “cold ironing” in versione containerizzata e semovente.
Tra colossi come Wartsila, Fincantieri, Mayer, ABS e tra gli stand nazionali di Norvegia, Russia, Gran Bretagna, Svezia, Francia, Austria, Olanda, Giappone, Cina (un intero padiglione), Spagna, Corea… le imprese tedesche sono le più numerose e di grande effetto risultano i padiglioni allestiti dai Porti del Nord Europa, in sinergia con le aziende che operano al loro interno, dalla logistica alla sicurezza passando per ricerca e formazione.
L’Italia è presente con un discreto numero di espositori e con marchi e nomi prestigiosi nella cantieristica nazionale e internazionale. Alcuni sono raccolti nell’area dell’Italian Trade Agency del Ministero dello Sviluppo Economico, gli altri sparsi e spesso difficili da individuare. In questo quadro la parte della Cenerentola sembra spettare a Trieste, e più in generale al Friuli Venezia Giulia, che - pur ospitando sul proprio territorio lo stabilimento di Wartsila Italia, due centri direzionali di Fincantieri e il più grande cantiere navale italiano - al SMM si presenta con una frazione infinitesima delle imprese che compongono l’indotto di un comparto strategico nell’economia regionale e nazionale e con briciole della sua potenzialità nel settore della ricerca, dell’innovazione e della formazione. Gli espositori della nostra regione presenti al SMM si contano infatti sulle dita di una mano. Oltre al grande stand della Navalimpianti di Monfalcone, altri tre sono raccolti in quello offerto alle imprese locali dalla Camera di Commercio di Trieste. Ma in quel manipolo di micro e piccoli imprenditori è rappresentata la “I” di Innovazione, ambito in cui si muovono uno studio di ingegneria navale che riscuote successo nel campo della progettazione, ma anche con le sue soluzioni di Energy Saving e sistemi di propulsione “alternativi”, un’azienda che oltre alla tradizionale produzione propone ad Amburgo pannelli e pareti per cabine con sistemi di diffusione personalizzata della musica e una start up con i suoi progetti sviluppati in open source e i suoi sistemi per la gestione delle emergenze a bordo, o più in generale per la sicurezza intesa come “safety and security”, che propone alle grandi compagnie e ai più importanti cantieri. Sorge spontanea una domanda… su quale sia il ruolo delle Istituzioni, dei Distretti industriali e tecnologici e delle Associazioni di categoria che “bucano” occasioni come questa restando a casa e soprattutto lasciando a casa i loro associati?"