Un’indagine condotta dall’Osservatorio Nautico Nazionale e contenuta nel Rapporto sul Turismo Nautico 2013 ha decretato il 2012 come un anno da dimenticare per il turismo nautico, in quanto ha segnato dati negativi a tutti i livelli (-26% di contratti di ormeggi annuali, -34% di ormeggi in transito, -39% di ricavi per gli ormeggi a gestione pubblica, -56% di spesa da parte dei diportisti sul territorio, -21% di fatturato del settore charter), e soltanto un +34 unità il saldo tra immatricolazioni e cancellazioni di imbarcazioni (+2%).

In Friuli Venezia Giulia le cose non sono andate meglio, nonostante un segnale incoraggiante del saldo tra immatricolazioni e cancellazioni ( pari a + 103 unità). In regione il settore, tra i più importanti dell’Alto Adriatico e nel panorama nazionale nel suo complesso, conta 42 strutture portuali (tra porti turistici e polifunzionali) pari all’8% del totale nazionale, 13.831 posti barca (quasi la metà del numero complessivo di tutto l’Alto Adriatico) e dà lavoro a circa 3.500 persone.

“Il solo annuncio dell’introduzione della tassa di stazionamento per tutti i natanti, poi solo parzialmente mitigato dalla tassa di possesso destinata solo agli italiani, – ha dichiarato Federica Seganti, assessore alle Attività produttive, nel corso della conferenza stampa tenutasi oggi – ha generato una significativa contrazione del comparto che ha coinvolto anche il Friuli Venezia Giulia, con lo spostamento di molte imbarcazioni verso le coste estere. Per far fronte alla situazione, la Regione si è impegnata con gli strumenti di sua competenza a rafforzare il settore, i servizi per i diportisti e la promozione nei mercati internazionali”.

Il turismo nautico comprende tutte le tipologie di vacanza in cui la componente marittima e le attività ludico-sportive a essa correlate costituiscono il fattore maggiormente caratterizzante il viaggio. Questo settore di alto profilo è indiscutibilmente una risorsa da rilanciare per ridare ossigeno al tessuto produttivo regionale e l’Agenzia TurismoFVG ha già le idee chiare sul percorso da seguire in questo senso.

“Nonostante le difficoltà conseguenti al regime fiscale nazionale e strutturali del settore – ha dichiarato Edi Sommariva, direttore generale dell’Agenzia TurismoFVG – il Friuli Venezia Giulia nel settore della nautica si colloca a un ottimo livello per la qualità dei servizi offerti e al relativo rapporto qualità prezzo. In particolare per dare ulteriore sviluppo alla nautica in regione, in collaborazione con i marina, punteremo su quattro assi di investimento: aumento dei servizi per i diportisti, miglioramento dell’accoglienza, maggiore integrazione del mondo costiero con il retroterra, valorizzazione delle aree protette”.

Fonte: Turismo FVG