E’ stato presentato, presso la sede dell’Assessorato regionale alle attività produttive (via Trento 2 a Trieste), il progetto Bagno sicuro in mare aperto, che vede i biologi marini di OGS (Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale) impegnati, per il secondo anno consecutivo, nel monitoraggio delle acque al largo del Golfo di Trieste.

Come già lo scorso anno, l’Assessorato regionale alle attività produttive ha rinnovato il suo contributo finanziario, consentendo di coprire parte dei costi relativi al materiale di consumo, allo svolgimento delle analisi e il nolo dell’imbarcazione necessaria per i campionamenti.

L’Assessore Seganti ha esordito manifestando la propria soddisfazione per questa "... iniziativa di assoluto rilievo per una regione costiera come il FVG e, soprattutto, per una città come Trieste, con una marcata vocazione balneare e di rilancio del turismo". E ha proseguito sottolineando il ruolo di OGS, complementare ad altri enti preposti alla sorveglianza del mare, e proprio per questo prezioso, per la quantità di dati e la tempestività delle informazioni che l'Ente è in grado di diffondere. "La sinergia fra l'Assessorato che rappresento e l'OGS va a beneficio dell'intera Regione".

“A Trieste ci sono tanti Enti di ricerca" ha osservato Maria Cristina Pedicchio, Presidente di OGS "e non sfruttarne le capacità, le competenze e la professionalità a vantaggio del territorio equivale a sminuirne il lavoro. In linea con il pensiero del Ministro Profumo, l'OGS è - oggi più che mai - al servizio dei cittadini. Lo abbiamo dimostrato nell'emergenza terremoti e lo stiamo dimostrando con il monitoraggio tempestivo del mare che lambisce la nostra regione. Per questo, invito tutte le Istituzioni del FVG a "usarci", a sfruttare le nostre competenze e la nostra disponibilità a lavorare per i cittadini, per far sì che la ricerca porti con sé ricadute sociali ed economiche".

La biologa marina Paola Del Negro ha illustrato il razionale del progetto. “Questo progetto – ha detto la ricercatrice – nasce dall’esigenza di tenere sotto costante controllo il bacino dell’Alto Adriatico, ricco di marine da diporto e quindi di diportisti che si immergono a una certa distanza dalla costa”. Scopo del monitoraggio è, infatti, valutare la qualità microbiologica delle acque nell’area centrale del Golfo di Trieste (Punta Salvore-Punta Tagliamento), in modo da offrire una garanzia di qualità anche a chi fa il bagno in mare aperto.

"I risultati dello scorso anno sono stati lusinghieri: le nostre acque sono risultate microbiologicamente pure al largo. Poche e sporadiche, nonché comprensibili, eccezioni sono state riscontrate in prossimità delle foci fluviali e nelle zone antistanti gli scarichi a mare".

Del Negro ha proseguito dicendo: “Ci si preoccupa troppo spesso solo della qualità delle acque costiere entro i tre km dalla costa. E si pensa che i batteri indicatori di inquinamento fecale (soprattutto i coli fecali), abituati a vivere in un ambiente protetto come l’intestino umano, mal sopportino le variazioni di salinità e temperatura del mare e non resistano nell’ambiente marino più di 3 -7 ore. Non sempre è così. A volte la presenza dei batteri fecali è misurabile anche al largo. Il FVG ospita 24 marina e rappresenta una meta amata per molti turisti del Nord Europa. Per noi è un dovere fornire informazioni e far sì che questa iniziativa, come già sta succedendo, venga presa a modello anche da altre regioni costiere italiane".

I campionamenti mensili sono iniziati nel mese di maggio e termineranno a settembre: copriranno 10-15 stazioni posizionate nell’area centrale del Golfo. I risultati finali saranno resi noti immediatamente, attraverso gli organi di stampa. Tuttavia, poiché l’elaborazione dei dati avviene in tempi rapidi, Del Negro è riuscita a illustrare alcuni dei primi risultati ottenuti: “Se i dati relativi al 2011 avevano già messo in evidenza acque molto pulite quanto alla contaminazione microbiologica durante tutta l'estate, i dati di maggio 2012 sono ottimi. Le nostre acque sono microbiologicamente pulite. Tra qualche giorno avremo completato anche i dati di giugno, ma è verosimile che la situazione sia sovrapponibile a quella del mese scorso”.

Fonte: Ufficio Stampa OGS