Una delle imbarcazioni che trasportava negli anni Cinquanta i prigionieri politici e gli oppositori del regime socialista del maresciallo Josip Broz Tito sull'Isola Calva, luogo dell'unico lager jugoslavo, è stata acquistata neI giorni scorsi da un armatore e collezionista croato che ha promesso di ristrutturarla e forse farne un'attrazione turistica. La notizia è stata riportata dal giornale di Spalato Slobodna Dalmacija.

Il proprietario di un piccolo cantiere navale sull'isola di Murter in Dalmazia, Marko Basic, ha comprato per 10 centesimi di euro la nave '13. maj' (13 maggio) sulla quale, insieme ad altri cinque battelli, venivano portati in carcere i detenuti politici, in maggioranza quelli rimasti fedeli a Stalin dopo la sua rottura con Tito nel 1948. Dopo gli anni Sessanta e fino alla dissoluzione della Jugoslavia la prigione sull'Isola Calva si trasformò in un penitenziario per i criminali comuni condannati per i delitti più atroci, ma nella memoria collettiva è rimasta come il lager di Tito.

Basic ha trovato il battello di legno per caso, attraccato in un porticciolo in Dalmazia, in uno stato pessimo, pronto per la rottamazione. Ha deciso di ristrutturarlo e, come ha spiegato, conservarlo per la storia, e forse "un giorno usarlo per trasportare i turisti sull'Isola Calva e anche qualche ex detenuto che vorrà rivivere quegli anni difficili e nefasti".

Da anni si discute in Croazia su come valorizzare l'Isola Calva e le sue strutture carcerarie abbandonate, ma finora non si è ancora trovato un investitore privato né c'è stata un'iniziativa pubblica degna di nota.