Il Distretto è frutto di una proposta delle 3 regioni (Emila-Romagna, Friuli Venezia Giulia e Veneto) che hanno negli ultimi tre anni promosso e sperimentato per questo anche molte azioni e strumenti comuni come tra l’altro il marchio del prodotto certificato del pesce dell’alto Adriatico, l’Osservatorio Adri-Fish o l’atlante georeferenziato delle specie ittiche adriatiche, costituisce un nuovo organismo per la gestione comune di politiche e azioni europee, nazionali e regionali per la pesca e per l’ambiente mare attraverso la predisposizione di piani di gestione in partenariato con le organizzazioni dei pescatori-produttori e le imprese.
Tali misure vedranno linee comuni delle 3 regioni, per lo sviluppo delle organizzazioni dei produttori con regole di autodisciplina per una pesca responsabile in grado di garantire le risorse e il patrimonio ambientale del mare.

Il decreto stabilisce che il Distretto è diretto da un comitato di gestione composto dai rappresentanti del Ministero e delle 3 Regioni supportato da un comitato tecnico-scientifico di 10 membri ed è rivolto anche a promuovere l’adesione dei governi transfrontalieri, dell’altra sponda dell’Adriatico, di Slovenia e Croazia. È prevista anche la prospettiva di adesione al Distretto delle altre regioni italiane adriatiche. Il decreto stabilisce che il comitato di gestione che dovrà essere subito insediato per l’incarico di promuovere tutta la organizzazione del Distretto è coordinato dalla Regione Emilia-Romagna.

Ufficio stampa - Regione Emilia-Romagna