Dall’analisi statistica dei primi dati del 2009, la regione Friuli Venezia Giulia registra una buona tenuta nel comparto turistico con un calo negli arrivi di -3,8% bilanciato da un +3,4% nelle presenze. Se si epurano i dati positivi evidenziati nei primi due mesi dell’anno nelle località montane, l’anno turistico 2009 inizia contrassegnando una flessione dovuta al calo di presenze business nei mesi di gennaio e febbraio. Nel bimestre successivo, l’andamento registra dei miglioramenti riportando i dati in salita e facendo contrassegnare un sostanziale bilanciamento con i risultati raggiunti lo scorso anno. I mesi di marzo e aprile, esaminati congiuntamente al fine di pareggiare l’analisi degli arrivi e presenze registrati nel periodo pasquale, portano infatti a un pareggio con l’anno 2008.
I mesi di maggio e giugno evidenziano, infine, dati in forte crescita. La fase di incremento è soprattutto evidente a Trieste (+14,8% presenze) e Lignano Sabbiadoro (+19,5 presenze), facendo così registrare complessivamente in tutta la regione +9,6% nelle presenze.
"Il Friuli Venezia Giulia riesce a pareggiare un inizio di anno difficile con una tenuta rivelatasi successivamente in una crescita di 100mila presenze da gennaio a giugno di quest’anno” – dichiara l’assessore alle Attività Produttive, Luca Ciriani. “Inoltre in un contesto in cui la crisi frena le presenze di tipo business, il turismo leisure bilancia gli equilibri facendo risultare una crescita di presenze sul territorio regionale e, dopo parecchi anni di continua riduzione del periodo di permanenza dei turisti, il 2009 si contrassegna di una sostanziale inversione di tendenza con un aumento della permanenza media.”
Nel complessivo, da gennaio a giugno, nell’ambito balneare a Lignano si registrano presenze in crescita costante a ben due cifre (+18,4%), mentre a Grado i primi sei mesi si chiudono con -7,2% nelle presenze. I capoluoghi di provincia assegnano il podio a Trieste con +7% nelle presenze mentre Gorizia (-14,9% presenze), Pordenone (-16,7% presenze) e Udine (-4,6% presenze) tendono a rimanere un po’ indietro.
Dal punto di vista delle provenienze gli stranieri incrementano le loro presenze in regione raggiungendo +2,7% superati dagli italiani che fanno registrare +3,8%.
In un contesto di tale portata, in cui la crisi è globale, l’analisi statistica rapportata a un territorio o ambito geografico lascia però poco spazio all’interpretazione dei numeri. Risulta più utile un’indagine per cluster di prodotto, la declinazione dei vari comparti del turismo (mare, montagna, perle d’arte per esempio) che nel loro insieme costituiscono l’intera offerta turistica regionale. Se consultiamo i dati di tipo leisure, intesi come strettamente turistici, registrati in 83 comuni (Lignano Sabbiadoro, Grado, Forni di Sopra, Tarvisio…), da gennaio a giugno le presenze aumentano del +7,8%.
I mesi di maggio e giugno evidenziano, infine, dati in forte crescita. La fase di incremento è soprattutto evidente a Trieste (+14,8% presenze) e Lignano Sabbiadoro (+19,5 presenze), facendo così registrare complessivamente in tutta la regione +9,6% nelle presenze.
"Il Friuli Venezia Giulia riesce a pareggiare un inizio di anno difficile con una tenuta rivelatasi successivamente in una crescita di 100mila presenze da gennaio a giugno di quest’anno” – dichiara l’assessore alle Attività Produttive, Luca Ciriani. “Inoltre in un contesto in cui la crisi frena le presenze di tipo business, il turismo leisure bilancia gli equilibri facendo risultare una crescita di presenze sul territorio regionale e, dopo parecchi anni di continua riduzione del periodo di permanenza dei turisti, il 2009 si contrassegna di una sostanziale inversione di tendenza con un aumento della permanenza media.”
Nel complessivo, da gennaio a giugno, nell’ambito balneare a Lignano si registrano presenze in crescita costante a ben due cifre (+18,4%), mentre a Grado i primi sei mesi si chiudono con -7,2% nelle presenze. I capoluoghi di provincia assegnano il podio a Trieste con +7% nelle presenze mentre Gorizia (-14,9% presenze), Pordenone (-16,7% presenze) e Udine (-4,6% presenze) tendono a rimanere un po’ indietro.
Dal punto di vista delle provenienze gli stranieri incrementano le loro presenze in regione raggiungendo +2,7% superati dagli italiani che fanno registrare +3,8%.
In un contesto di tale portata, in cui la crisi è globale, l’analisi statistica rapportata a un territorio o ambito geografico lascia però poco spazio all’interpretazione dei numeri. Risulta più utile un’indagine per cluster di prodotto, la declinazione dei vari comparti del turismo (mare, montagna, perle d’arte per esempio) che nel loro insieme costituiscono l’intera offerta turistica regionale. Se consultiamo i dati di tipo leisure, intesi come strettamente turistici, registrati in 83 comuni (Lignano Sabbiadoro, Grado, Forni di Sopra, Tarvisio…), da gennaio a giugno le presenze aumentano del +7,8%.
Ufficio stampa - Agenzia Turismo FVG
Codroipo, 30 luglio 2009