Britannia”, la nuova ammiraglia della flotta di P&O Cruises, brand del gruppo Carnival, leader mondiale del settore crocieristico è stata presentata a Monfalcone. Con la costruzione di “Britannia” Fincantieri consolida il suo primato nella realizzazione delle navi passeggeri più grandi della storia della cantieristica italiana. Infatti la nuova unità, con le sue 144.000 tonnellate di stazza lorda, 330 metri di lunghezza e 38 di larghezza, sarà la più grande nave passeggeri mai costruita da Fincantieri, oltre ad essere la più grande realizzata per questa storica compagnia fondata nel 1837. “Britannia” conta 1.837 cabine, di cui il 75% dotate di balcone, potendo ospitare a bordo 4.324 passeggeri, per una capacità totale di oltre 5.700 persone, compreso l’equipaggio. Questa nave sarà la prima per P&O Cruises ad avere la nuova livrea caratterizzata da fumaioli blu e una Union Jack stilizzata, lunga 97 metri, sulla prua. “Britannia” si presenta, inoltre, come un’unità innovativa di una classe di navi che guarda al domani, attraverso il nuovo approccio progettuale “a prova di futuro”, dovuto non solo al lay-out e alle performance d’avanguardia, ma anche perché rispetta tutti i più recenti regolamenti in materia di grandi navi da crociera, tra cui il sistema di sicurezza del "Safe return to port". Grazie a queste caratteristiche, queste navi rappresenteranno un nuovo punto di riferimento tecnologico a livello europeo e mondiale grazie all’elevatissime performance e all’alta qualità di soluzioni tecniche d’avanguardia; esse, inoltre, testimoniano come innovazione e cura del rapporto con un cliente di rilievo come il Gruppo Carnival siano leve imprescindibili per affrontare una fase di crisi come quella attuale.
Alla cerimonia erano presenti Enrico Morando, Vice Ministro dell’Economia e delle Finanze, per l’armatore Micky Arison, Chairman di Carnival Corporation, David Dingle, Executive Chairman di Carnival UK  e David Noyes, CEO di P&O Cruises mentre per Fincantieri l’Amministratore Delegato Giuseppe Bono e il Presidente Vincenzo Petrone.
 
Fonte e foto: Fincantieri