Accrescere il turismo di lusso nell'Alto Adriatico e creare nuove opportunità di sviluppo per il settore dell'assistenza ai super yacht nel Golfo di Trieste: con questo duplice obiettivo si è svolto a Cattaro, in Montenegro, un workshop istituzionale-operativo tra una delegazione del Friuli Venezia Giulia, i rappresentanti dei porti montenegrini di Kotor, Porto Montenegro (Tivat), Budva e Bar e le agenzie portuali che si occupano delle rotte e degli ormeggi dei grandi yacht nell'Adriatico.

Nel corso dell'incontro, organizzato dalla Regione Friuli Venezia Giulia nell'ambito dei progetti di cooperazione con il Montenegro, sono state gettate le basi per creare le condizioni affinché gli yacht sopra i 30 metri, che nell'Adriatico solitamente stazionano in acque montenegrine e in Dalmazia, facciano rotta anche verso il Golfo di Trieste, dove le esigenze di questo tipo di clienti, alla ricerca di una meta sicura e piacevole e di una proposta turistica di qualità, possono fare affidamento sull'offerta coordinata di interventi della rete d'impresa TYB (Trieste Yacht Berths) che raggruppa il Marina San Giusto, il Porto San Rocco e il Trieste Terminal Passeggeri.

Inoltre, si è parlato di come Trieste rappresenti un approdo sicuro per i panfili di grandi dimensioni anche per quanto concerne la riparazione e la manutenzione degli stessi. Grazie alla presenza delle rete di imprese di nautica TRS (Trieste Refitting System), composta da Ocean Team, Quaiat Yard, Meccano Consulting Engineering e Perizzi, che dispone di un ampio bacino di carenaggio e banchina, a Trieste è possibile effettuare qualsiasi tipo di intervento: dalla progettazione alla costruzione, all'ammodernamento e al ripristino di grandi yacht.

Fonte: ARC