I lavori di dragaggio all'imbocco del canale di Primero (Grado) si concluderanno nella prima decade di settembre grazie ad "un intervento che non si ripeteva dal 2009 ed era quindi atteso ed urgente, oltre che molto importante per l'area turistica del Primero". Lo ha annunciato l'assessore regionale all'Energia ed Ambiente del Friuli Venezia Giulia Sara Vito, durante una visita al sito, effettuata assieme all'assessore alle Infrastrutture Mariagrazia Santoro, al sindaco di Grado Edoardo Maricchio ed ai presidenti del Consorzio industriale di Monfalcone Enzo Lorenzon, e del Consorzio Marina Primero Federico Marzola.


Vito ha evidenziato la validità della sinergia tra le due Direzioni regionali e l'Agenzia Regionale per la Protezione dell'Ambiente del Friuli Venezia Giulia (ARPA) ai fini di un'accelerazione degli interventi di dragaggio in più siti e confermato l'utilizzo, anche in questo caso, del format ormai adottato dalla Regione con la finalità di "riportare la laguna ad una normalità dei lavori di manutenzione". Ferma restando la supervisione dell'ARPA, che analizza prima e dopo i materiali dragati, la scelta attualmente è di riversarli in laguna, "un metodo compatibile sia dal punto di vista ambientale che finanziario", ha sottolineato Vito.
Mariagrazia Santoro ha a sua volta rilevato che "questo è uno degli interventi promossi per affrontare concretamente il tema dei fondali e dell'accumulo di materiali che costituiscono un problema per la sicurezza della navigazione, oltre che di accessibilità alle marine ed alla nostra laguna".
Il dragaggio del canale di accesso alla bocca di Primero rientra nell'ambito della "Manutenzione dei porti, dei canali e delle vie di navigazione interna nonché dei segnalamenti marittimi di competenza regionale", affidata in delegazione amministrativa al Consorzio per lo sviluppo industriale del Comune di Monfalcone dalla Direzione centrale Infrastrutture nel 2011. Nonostante la disponibilità dei fondi necessari (170.000,00 euro), ci sono però voluti più di un paio d'anni per concludere l'iter necessario all'avvio dei lavori. La quantità del materiale da dragare prevista ammonta a complessivi 17.000 metri cubi di sedimenti e quale sito idoneo alla loro immersione è stata individuata una zona al largo del litorale, sito che le analisi dell'ARPA hanno confermato essere assolutamente compatibile con le caratteristiche dei sedimenti, che torneranno pertanto del tutto alla laguna.
 

Fonte e Foto: ARC FVG