Perocchio: "A rischio 5 Miliardi di Euro di investimenti privati". All’Assemblea Generale dell’Associazione i "numeri" dell’annuale indagine conoscitiva. "I provvedimenti della manovra di Ferragosto e le norme "antievasione" previste dal Governo potrebbero, a caduta, dare il "colpo di grazia" anche alla portualità turistica italiana".

Perfettamente in linea con quanto dichiarato dal presidente di UCINA Confindustria Nautica Anton Albertoni esplode anche la rabbia delle imprese portuali turistiche: "All’irresponsabilità dei "Responsabili" bisogna rispondere con azioni concrete. Le reiterate "raccomandazioni" non bastano più per fermare il massacro dell’industria nautica italiana: è l’ora di passare dalle parole ai fatti".

Durissimi i toni del presidente di ASSOMARINAS (Associazione Italiana Porti Turistici aderente a Federturismo - Confindustria e a UCINA Confindustria Nautica) Roberto Perocchio, alla vigilia dell’Assemblea Generale dell’Associazione che si terrà il prossimo 15 Settembre a Rapallo presso l’Hotel Excelsior, alle ore 15.00, per dare conto dello stato dell’arte delle imprese nautiche turistiche oggi impegnate a sopravvivere non solo per i nefasti effetti di un’iniqua legislazione ma, soprattutto, per la violenta turbolenza di un mercato sempre più in crisi sia nel settore dei servizi che su quello della produzione.

A focalizzare la crisi del settore sarà, ancora una volta, l’annuale indagine conoscitiva che sarà ufficialmente presentata a Rapallo: numeri dai quali se da una parte emerge l’appeal della portualità turistica del Sud Italia per le nuove imprese turistiche già operative, dall’altra evidenzia la sensibile contrazione della domanda di consumi al nord Italia con una prospettiva di stagnazione, se non di ulteriori decrementi, di almeno 2 anni.

Se, come afferma il presidente di UCINA, fosse introdotta nel testo della manovra (art.2 bis proposta dal segretario politico del Movimento di responsabilità Nazionale Domenico Scilipoti) una tassa annuale di possesso a decorrere dal 2012 per gli yacht e le imbarcazioni a motore e a vela con motore ausiliario da diporto di lunghezza superiore ai 6 mt. i nostri porti subirebbero il blocco istantaneo degli investimenti già avviati nella riqualificazione dell’esistente e nella realizzazione di nuovi progetti, cioè di quei 50.000 ormeggi, già programmati - conclude il presidente di Assomarinas- "Ciò comporterebbe una vera e propria condanna alla recessione di tutto il comparto che verrebbe privato di circa 5 Miliardi di euro di potenziali investimenti privati nelle infrastrutture".

Secondo Perocchio si tratta di una vera e propria situazione di emergenza che sarà debitamente affrontata e discussa all’assemblea generale di Rapallo con i presidenti di Federturismo Renzo Iorio e quello di UCINA Confindustria Nautica Anton Albertoni e con i contributi del Presidente della Commissione Infrastrutture e Trasporti del Senato Luigi Grillo per gli aspetti politico-legislativi e per quelli tecnico-normativi col prof. Stefano Zunarelli docente di Diritto della Navigazione e Trasporti dell’ateneo di Bologna.


Fonte: Ufficio stampa - Assomarinas