L’assemblea degli azionisti del Marina San Giusto ha deliberato il raddoppio del capitale sociale, portandolo così a 1.037.000,00 €. La decisione è stata assunta per portare a termine i lavori di ampliamento del maxi&mega yacht port e per poter disporre, entro fine estate, di una struttura rinnovata e allargata, capace di ospitare navi da diporto per una lunghezza superiore addirittura ai 100 metri.

"Si tratta di un passo importante - così il presidente cav. Italo Mariani -, destinato a dotare la città di nuove potenzialità ricettive, in grado di aumentare quantitativamente e qualitativamente il turismo nautico a Trieste. Con la nuova diga che stiamo sistemando, avremo la possibilità di accogliere contemporaneamente un numero di megayacht (navi di lunghezza superiore ai 24 metri) che varia, naturalmente in ragione della loro dimensione, tra le 10 e le 13 unità".

"Stiamo sostanzialmente dando piena attuazione ai nostri programmi - spiega il presidente -, portando a conclusione un progetto avviato a febbraio 2010 e per il quale Marina San Giusto ha investito oltre 4 milioni di euro. È inoltre nostra intenzione dotare il maxi&megayacht port di un distributore carburanti: l’iter, già avviato, è però in attesa di approvazione da parte dell’Autorità Portuale e del conseguente rilascio della concessione".

"In un contesto nazionale e mondiale difficile, dove molte imprese si vedono costrette a chiudere, Marina San Giusto dimostra ancora una volta di essere una società sana, pronta a farsi carico di importanti investimenti e a creare nuova ricchezza sul territorio. La stagione estiva 2011 si sta rivelando proficua e ha evidenziato un aumento sia dei traffici che delle richieste di ormeggio stanziale: aldilà dell’immagine - conclude Marian -, le ricadute per Trieste derivanti dal turismo nautico non possono che essere positive anche sotto il profilo economico, come peraltro riscontrabile nelle statistiche ufficiali rese note dall’Ucina (Unione nazionale cantieri, industrie nautiche e affini), secondo le quali i lavori di refitting sugli yacht generano un indotto pari al 3% del valore dell’imbarcazione. Senza contare gli approvvigionamenti e le spese sostenute dagli equipaggi, che interessano tanto il settore del commercio quanto quello della ristorazione".


Fonte: Ufficio stampa - Marina San Giusto



Protagonisti
Marina San Giusto