VENEZIA - Il Progetto Integrato Fusina (PIF) del Veneto, gestito dalla società consortile SIFA, è la migliore iniziativa di governo dell’acqua nel settore industriale. Ha infatti vinto l’edizione 2011 del premio "Pianeta Acqua", consegnato a Bologna nel corso della "giornata mondiale dell’acqua", in una manifestazione promossa dal Forum sul Risparmio e la Conservazione della Risorsa Idrica.

Il premio "Pianeta Acqua", diviso in più sezioni, è destinato alle "azioni virtuose e buone pratiche per l’utilizzo razionale dell’acqua", ha il patrocinio della Conferenza delle Regioni, dell’Unione delle Province Italiane, di Coldiretti, Federutility e Legacoop Agroalimentare ed è accompagnato dalla medaglia del Presidente della Repubblica.

"Il PIF – ha ricordato l’assessore Renato Chisso – è il più importante progetto di gestione, risanamento e riqualificazione territoriale attuato nel Sito di Interesse Nazionale di Porto Marghera a Venezia, che coinvolge istituzioni e privati, trasparente, confrontato con i cittadini che ci hanno dato il loro consenso. A suo modo esso si inserisce nella scia del buon governo delle acque attuato nel Veneto già dalla serenissima, che sulla sicurezza e sull’equilibrio tra terra e acqua ha costruito una parte del suo successo sullo scenario economico mondiale e motivi di benessere per i suoi cittadini. Aver ricevuto questo riconoscimento assolutamente super partes è dunque duplice motivo d’orgoglio: vuol dire che abbiamo fatto il nostro dovere lavorando bene e che abbiamo realizzato innovazione e nuove opportunità di crescita civile ed economia".

Per inciso, nel 2008 il Progetto Integrato Fusina aveva ricevuto l’unica "menzione speciale" nell’ambito del Premio Pianeta Acqua.
Il PIF è frutto di una concessione firmata nel 2005 tra il Presidente della Regione del Veneto e il Presidente della Società di Progetto SIFA, Sistema Integrato Fusina Ambiente, per un’azione realizzata con la forma del "progetto di finanza", finalizzata alla riduzione dell’inquinamento della laguna di Venezia; all’ottimizzazione della gestione delle risorse idriche sia destinate all’uso idropotabile sia quelle impiegabili dalle industrie di Porto Marghera o per utilizzi non potabili. Si tratta di uno dei principali interventi previsti dal Piano Direttore del 2000 per la prevenzione dell’inquinamento e il risanamento delle acque del bacino sversante nella Laguna di Venezia, che si è sviluppato conformandosi alle esigenze particolari del territorio volte alla riqualificazione ambientale e socioeconomica, con un investimento complessivo che si aggira sui 350 milioni d’euro, dei quali 92,8 milioni di euro finanziati dalla Regione con i fondi della Legge Speciale per Venezia.

Fonte: Ufficio stampa - Regione Veneto