Il ministero per le Politiche agricole e forestali ha approvato, lo scorso 6 dicembre, un decreto che istituisce una sorta di anagrafe per i pescatori sportivi e amatoriali in modo da poter registrare l’andamento di questa attività. La Guardia Costiera precisa che l’iniziativa non ha alcun fine punitivo o repressivo, bensì puramente informativo: infatti, mentre esiste già un registro dei pescatori professionali, ancora non si hanno dati statistici su coloro che praticano la pesca per fini ricreativi e sportivi, sia sui moli che uscendo in mare con la barca.

L’iscrizione, valida per tre anni, non presupporrà alcuna tassa o bollo e potrà essere effettuata in via telematica oppure cartacea. In entrambi i casi, comunque, sarà sufficiente compilare un modulo con i propri dati. L’iscrizione, una volta che il decreto sarà pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, diventerà obbligatoria; pertanto per coloro che non la effettueranno saranno previste sanzioni.

Gli importi saranno al più presto comunicati "in modo da stimolare la partecipazione all’iniziativa". Dopo la pubblicazione del decreto verranno anche promosse campagne informative in cui potrebbero essere coinvolti "anche circoli e sodalizi frequentati dagli appassionati della pesca".