Nel 2010 cresce la produzione per il settore ittico dell'1,1% e calano i consumi che, in 10 mesi perdono il 5,5% per quanto riguarda il pesce fresco, a fronte di una tenuta invece per il segmento trasformato. Sono le prime stime contenute nel Check up ittico 2010 dell'Ismea, che riguarda le attività nazionali di pesca e acquacoltura.

Per quanto riguarda il 2009, secondo i dati dell'istituto, la produzione è stata di 475 mila tonnellate, con un incremento del 2,2% rispetto ad un 2008 particolarmente critico, per un valore complessivo che ha superato 1,8 miliardi di euro (+5,3%). Aumenti modesti e del tutto insufficienti, spiega l'Ismea, per poter recuperare la netta flessione registrata nel 2008, anno in cui il livello produttivo in Italia aveva toccato la quota più bassa dal 2000 (-11,3% sul 2007) e i relativi introiti (-15,2%). Gli unici incrementi significativi nel 2009, si sono registrati per le catture in mare, con la pesca nelle acque del Mediterraneo in aumento dell'8,1% pari a +9% di introiti; cala invece la produzione dell'acquacoltura (-2,3% che segue il -3,9% del 2008), a causa della riduzione di oltre il 4% nella molluschicoltura.

Al palo nel 2009, secondo il Check up ittico dell'Ismea, rimane anche l'interscambio con l'estero. Sia le importazioni, sia l'export sono rimasti in volume sostanzialmente ai livelli del 2008, riflettendo la debolezza della domanda interna (il consumo pro capite si è mantenuto a 20,8 kg) ed estera, in un contesto di forte difficoltà per l'economia mondiale.

La bilancia commerciale del settore ha chiuso i conti 2009 con un disavanzo monetario di oltre 3 miliardi di euro che, seppur in calo del 4,2% rispetto al 2008, dà la misura del grado di dipendenza dell'Italia dall'estero. Un inasprimento del deficit emerge invece dalle stime relative all'intera annata 2010. Riguardo infine ai consumi, il 2009 secondo l'Ismea, limitatamente agli acquisti domestici, ha chiuso con aumenti in termini quantitativi del 2,9% per il pesce fresco e del 3,4% per quello trasformato; una dinamica positiva che però non sembra per ora trovare conferma nel 2010.