"Sul Mare" è la rubrica di Adriatic Sea Network dedicata agli appassionati dei viaggi e del mare. Racconti di viaggio, recuperati dalle veline originali dattiloscritte da Italo Orto, pioniere del giornalismo italiano, che presenziò, raccolse e trasformò in notizia i principali avvenimenti delle grandi navi della flotta del Lloyd Triestino.

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servizio di ITALO ORTO
riprese di GIANNI ALBERTO VITROTTI
montaggio di HERON VITALETTI
consulenza musicale di GIANPIERO COLOMBO

Trieste è legata al mare per innumerevoli motivi. Al vertice, però, vi è quella che oggi si può considerare la più antica società di navigazione del mondo: il Lloyd Triestino, che quest’anno corona mirabilmente 127 anni di storia con un’affermazione assoluta. La turbonave "Galileo Galilei", costruita per i collegamenti celeri con l’Australia, è appunto la maggiore unità della flotta lloydiana, non solo attuale, ma di tutti i tempi.
Erano molti i triestini lungo le rive, ad attendere l’arrivo dell’"Ammiraglia", uscita dalle sapienti mani dei tecnici e delle maestranze di quel complesso cantieristico che è vanto; non solo giuliano, ma nazionale. I Cantieri Riuniti dell’Adriatico.
Il consigliere delegato, ing. Giuseppe Carnevale, non può celare la propria soddisfazione per l’opera realizzata.

- SONORO CARNEVALE -

Nello sguardo di questi operai rivive la storia di una nave, nata dalla collaborazione di tecnici dell’armamento del cantiere, impostata l’8 settembre 1960. Visivamente la vicenda ha avuto inizio proprio quel giorno, con l’impostazione del primo paramezzale di chiglia - sormontato da un ramo d’olivo, da un tricolore e da un numero progressivo: 1862, tante quant’erano le navi già nate sugli scali dei C.R.D.A.
L’atto ufficiale di nascita è costituito dal varo. Era il 2 luglio 1961. Una giornata letteralmente incendiata dal sole che rendeva squillanti i colori del mare, delle bandiere, delle tute azzurre indossate dagli operai, della nave rossa come una gran fiammata.
La madrina, signora Bianca Rosa Fanfani, consorte del Presidente del Consiglio, ha comandato il dispositivo che ha fatto infrangere sulla prora la tradizionale bottiglia di spumante. Subito dopo la mastodontica mole è scivolata via con moto progressivamente accelerato, via verso il mare, mentre sibili di sirena e battimani componevano insieme un festante saluto. Poi è stato tutto un lavorare in sordina. Migliaia di persone, dietro una fitta ingabbiatura, hanno sovrapposto un ponte all’altro, sino alla tuga di comando. La collocazione di questo blocco ha costituito motivo d’orgoglio per le eccezionali dimensioni. Soltanto la leggera lega d’alluminio ha permesso la realizzazione della plancia di un blocco solo.
È stato poi rizzato l’albero, il torreggiante fumaiolo, si è passati alla sistemazione degli interni e alla liberazione delle sovrastrutture costruttive.
Era gennaio inoltrato di quest’anno quando la “Galilei” è uscita quasi all’improvviso, come da una crisalide, per la prima sortita.Gli operai l’hanno vista finalmente sotto una luce nuova. Non più l’immenso scafo, luogo di lavoro, bensì l’opera compiuta, la "Rondine del mare", pronta alla sua migrazione inaugurale nell’emisfero australe.Ma ciò che hanno realizzato racchiude in sé innovazioni e pregi tali che fanno, della "Galilei", un vanto della Marina Mercantile Italiana, sia in campo nautico, che in quello turistico alberghiero.

- SONORO FARESI - COLANGELI - LUCCARDI

La lavanderia di bordo funziona elettronicamente, con schede perforate. La programmazione è arrivata anche qua.
Questa macchina risparmia tanta fatica. Molte signore desidererebbero avere in casa una stiratrice automatica come questa, naturalmente in formato un po’ ridotto.

- SONORO COLANGELI -

Delineata stupendamente nella notte, la "Galileo Galilei" sembra veramente suffragare l’affermazione che esiste anche in campo navale una "linea italiana".
E come ogni linea che si rispetti, c’è anche un padre: nel nostro caso, l’ingegner Nicolò Costanzi, il sovvertitore del tradizionale in campo marinaro, ideatore, quasi quarant’anni addietro, della "Saturnia" e della "Vulcani" e, nel 1900, di quella nave insuperabile e insuperata che fu la prima "Victoria", pure del Lloyd Triestino.
Siamo alla vigilia del viaggio di trasferimento al porto capolinea. In macchina le turbine sono già in pressione. Il complesso propulsore è costituito da due gruppi di turbine e da tre caldaie a tubi d’acqua con combustione a nafta. L’imbarco del combustibile avviene attraverso un sistema di valvole telecomandate che permettono un flusso controllato di seicento tonnellate di combustibile all’ora. In navigazione, la nave avrà un consumo di 160 tonn. di nafta al giorno. Le tre caldaie sono capaci di generare fino a 216 tonn. all’ora di vapore a 50 atmosfere e con temperatura di 470 gradi.Sono le prime ore del 16 marzo 1963: la "Galilei" lascia Trieste per un viaggio "sui generis". A bordo vi sono oltre ottocento tecnici e operai che hanno il compito di rifinire, di sistemare, di collaudare, durante il viaggio di trasferimento. Si tratta di dare una risposta ancora a molti interrogativi. I calcoli sono belli e buoni, ma devono trovar rispondenza nella realtà concreta. Il Lloyd Triestino ha chiesto al cantiere costruttore una nave che raggiungesse il più alto livello qualitativo sotto tutti i profili. La sagoma elegante, frutto di pazienti studi di progettisti e tecnici, è una prima risposta.
Si devono conseguire alcuni titoli da primato: la più alta velocità per unità della flotta mercantile italiana, la migliore abitabilità della classe turistica, la più alta funzionalità sulle rotte australiane. Una seconda risposta è data in navigazione dalla carena, che, come per le sovrastrutture, sfrutta la mirabile fusione dei valori estetici con le esigenze dell’aerodinamica e dell’idrodinamica. Lo scafo si discosta sensibilmente dalle forme tradizionali, in particolare per la cosiddetta "sede d’onda", introdotta per la parte prodiera della carena, e per il rigonfiamento, a guisa di controcarena subacquea.
I vantaggi che ne derivano sono: minima resistenza al moto, considerevolmente più bassa di quella raggiunta per navi consimili che abbiano le stesse caratteristiche dimensionali e velocità, e un incremento di stabilità. In piena velocità, quasi assenti le vibrazioni. Frutto anche della propulsione a turbina. Nei locali macchine fanno capo anche vari servizi. L’impianto di condizionamento d’aria, ad esempio, capace di erogare tre milioni di frigorie ora. Corrispondono ad una produzione giornaliera di 20.700 sbarre di ghiaccio. In ogni ambiente della nave la temperatura non supererà mai i 27 gradi centigradi, e non scenderà mai sotto i 18. Con velocità normale di crociera, i giri delle eliche sono circa 136 al minuto. Il perfetto funzionamento dell’apparato motore può essere controllato in ogni istante grazie ad un impianto realizzato per la prima volta a bordo di una nave italiana. Si chiama: "dataloger" e scrive in continuità 34 informazioni essenziali.

- SONORO DATALOGER -

L’energia elettrica prodotta sulla "Galilei" ha una potenza complessiva di ottomila KW Ampère. Sarebbe sufficiente ad illuminare una città di centomila abitanti. L’acqua di mare distillata quotidianamente in ragione di 320 tonn. è trattata secondo i più moderni sistemi di sterilizzazione e di mineralizzazione e viene distribuita refrigerata a tutti i servizi. Questo è l’albero di trasmissione. Traduce in moto, veloce e sicuro, la potenza dell’apparato propulsore. La velocità di crociera è stata fissata in 24 nodi e mezzo. Dall’ultimo porto italiano, cioè Messina, al primo australiano, ossia Freemantle, saranno sufficienti 15 giorni. La "Galilei", lunga quasi 214 metri, larga quasi 29, con i suoi nove ponti accoglierà 1750 passeggeri, oltre a 420 uomini d’equipaggio. Disporrà inoltre di 6200 metri cubi di spazio per le merci, 6650 per i combustibili e nelle cambuse e celle frigorifere troveranno sistemazione oltre 1900 metri cubi di vivande.
Perché la nave possa accogliere, nel modo più ospitale, i primi passeggeri "veri", gli operai danno gli ultimi colpi di pennello. Sono oltre cento le tonnellate di vernice impiegate a bordo ultimamente. Nella vita futura della nave, i marinai continueranno a far toletta perché la bianca unità nulla abbia a perdere dall’usura del tempo e della salsedine. Il viaggio di trasferimento ha consentito anche il collaudo dell’apparato propulsore. Tecnici del Registro Navale Italiano, del Lloyd Register e dell’American Bureau, hanno controllato i risultati per far conseguire alla "Galilei" la classe più alta. È stato accertato che la nave risponde pienamente alle vigenti prescrizioni sulla sicurezza della vita umana in mare, la prevenzione ed estinzione degli incendi a bordo, l’igiene e l’abitabilità degli alloggi.
Arrivo a Genova particolarmente festoso: getti d’acqua dai rimorchiatori, fischi di saluto di tutte le unità ormeggiate nel porto. È nata una nuova "Ammiraglia" che innalza meritatamente il pavese delle grandi occasioni. È costata circa 17 miliardi. La sua realizzazione rientra nel piano di ricostruzione deciso dall’IRI ed in via di avanzata esecuzione per le quattro società del gruppo Finmare. Il piano comprende l’approntamento di ben 14 unità per quasi 200 mila tonn. complessive di stazza ed un investimento globale di oltre 135 miliardi di lire.
Il verbale di consegna della "Galilei" può essere firmato con tranquillità al termine delle prove, seguite, per il cantiere costruttore, dall’ing. Carnevale, e per la Società armatrice, dal direttore generale Salvatore Cirrincione.

- SONORO CIRRINCIONE -

Nel XVI secolo Galileo Galilei ha aperto nuovi orizzonti alla scienza. Nel XX secolo, una nave che da lui prende il nome appare ugualmente innovatrice. Ce lo conferma il presidente del Lloyd Triestino Ammiraglio Capponi.

- SONORO PRESIDENTE CAPPONI -

Ripartiamo da Genova. È cambiato il pubblico che affolla la "Galilei". Agli operai sono succeduti ospiti di riguardo provenienti da mezza Europa. Sono giornalisti e dirigenti di agenzie di viaggi, che in una breve crociera mediterranea dovranno scoprire i misteri ed i pregi di una nave come la "Galilei". Sfiliamo verso l’imboccatura del porto, lasciando sulla sinistra l’Oceania. È una nave appena giunta dal suo ultimo viaggio in Australia. Alle 13 mila tonn. di quella, la "Galilei", che la sostituirà, opporrà le sue 28 mila.
Il ponte, come la sala nautica, sono da considerare, sulla "Galilei", l’optimum. Oltre ai due radar, vi sono sistemate due bussole giroscopiche, una delle quali ha accoppiato anche il pilota automatico. Durante le lunghe traversate sostituirà il timoniere. Un’intera serie di quadri luminosi permette di controllare visivamente la situazione di stabilità e di prevenire possibili principi di incendio. Suonerie rendono anche immediatamente percepibile all’udito ogni anomalia. In sala nautica, il radiogognometro con ricerca automatica, un misuratore continuo di velocità, ed ecometri luminosi e scriventi completano la dotazione degli strumenti.Responsabile supremo di ogni cosa in mare, il comandante Federico Caorsi, che qui vediamo con il comandante in seconda, capitano Sbisà.

- SONORO COMANDANTE -
- SONORO HRELICH -

Le sistemazioni alloggiative a bordo appaiono ispirate tutte a razionalità, comodità e buon gusto. Dalle cabine singole si arriva, nella turistica, a quelle con un massimo di sei posti, per nuclei familiari particolarmente numerosi. Gli alloggi sono tutti serviti dall’impianto di condizionamento e godono, nella quasi totalità, di servizi igienici privati o semi-privati, indifferente la classe. Capita spesso, girando in una nave di grande mole, di smarrire l’orientamento. Chi ci si è trovato, non ignora quanto la cosa sia fastidiosa. In primo luogo, perché si perde tempo, e poi per quel senso di smarrimento che prende nel trovarsi prigionieri in un intrico di corridoi tutti disperatamente dritti e indifferenziati. È stato perciò deciso di sistemare copiosamente in vari punti nave, dei pannelli indicanti la posizione in cui ci si trova e i modi più agevoli per raggiungere i vari ambienti sociali.
Per i bambini e i ragazzi entrambe le classi dispongono oltre che di piscina, scivoli e spazi all’aperto, protetto dal vento, di salette particolarmente sistemate. Lavagne, pallottolieri, automobiline, giostra, cavalli a dondolo e tutta un’abbondante serie di giochi e di giocattoli, sono a disposizione. Per le madri, il parrucchiere è pronto a rimettere in piega le capigliature più ribelli.Per i padri, la sala di scrittura induce alla corrispondenza. L’assistenza spirituale ai passeggeri di religione cattolica è assicurata dal cappellano di bordo. Una suggestiva cappella di francescana semplicità può accogliere una sessantina di persone. Il dosaggio dell’illuminazione, la linearità dell’altare e degli arredi, creano un’atmosfera di pregnante spiritualità. Questa è la sala da pranzo di prima classe: può ospitare 150 commensali. Qui tutto, dal tono al colore, all’atmosfera, sembra augurare "buon appetito". Una porta che si apre automaticamente, mediante cellula fotoelettrica, immette nella cucina e nei reparti specializzati, quali la pasticceria e il panificio.

- SONORO PANIFICIO -

A bordo vi sono in realtà tre cucine, ma quella più importante è indubbiamente riservata ai passeggeri. A dirigerla è il cavalier Giusta, coadiuvato dal suo braccio destro Delise.

- SONORO CAPO CUOCO -

Da questa cucina partono per la sala da pranzo, durante un viaggio in Australia, 45 mila Kg di verdura; 175 mila uova, 50 mila Kg di frutta fresca, 25 mila litri di latte, 60 mila litri di vino, 46 mila Kg di carnami e polleria, 10 mila Kg di pesce fresco.
Ma lasciamo l’aridità delle cifre e compiacciamoci con questi passeggeri di classe turistica che vedono artisticamente decorre i propri piatti. Le minute di bordo vengono stampate, come tutto il fabbisogno tipografico, in uno stabilimento che nulla ha da invidiare a quelli di terra.
Il programma cinematografico di bordo viene ritrasmesso anche dai televisori, grazie all’accoppiamento di un telecinema al proiettore, anzi ad uno dei due proiettori che corredano la modernissima sala di spettacolo. Il cinema-teatro di bordo occupa un’altezza di due interponti e dispone di una capienza di 218 posti. La balconata è riservata alla prima classe, la platea alla turistica. L’impianto di proiezione può passare qualunque tipo di film, sia con colonna sonora ottica, o magnetica. A bordo vi sono otto ascensori. La loro velocità è di 36 metri al minuto. Gli ambienti sociali che abbiamo già visto, non sono tutto. In complesso, sulla "Galilei", sono una ventina.
Questa è la sala delle feste di prima classe, dove si balla dopo cena, in attesa di trasferirsi, dopo il buffet freddo di mezzanotte, nel night club. C’è un night club anche per la turistica. Ma ormai crediamo di avervi detto tutto, anche se abbiamo taciuto l’ovvio, come ad esempio gli impianti radiotelefonici ed i servizi ospedalieri. Vogliamo sperare che a bordo nessuno abbia mai bisogno di questi ultimi. Il barman Aldo, per augurare ottima salute, ha creato un cocktail "Galileo". Da cosa è composto?

- SONORO BARMAN ALDO -

Crediamo che la "Galilei" possa ispirare legittimo orgoglio. Ma accanto al gigantesco che stordisce, al bello che entusiasma, alla docilità che meraviglia, al termine di questo nostro viaggio, vorremmo ricordare a noi stessi e a voi, e valutare tutto lo spasimo che ha assillato il progettista e tutti i sacrifici oscuri che hanno illuminato l’opera delle maestranze realizzatrici.

Italo Orto [articolo integrale]