Presto un nuovo Terminal Passeggeri verrà costruito a Trieste grazie ai lavori di ristrutturazione dell’Hangar 42 appena avviati.

La nuova Stazione Marittima del Porto di Trieste risponderà alle esigenze funzionali e di sicurezza di rilevanti volumi di persone in un contesto di "sicurezza" passeggeri radicalmente diverso rispetto a quello su cui era stato dimensionato l’edificio costruito all’inizio del Novecento e revisionato negli anni Ottanta.

L’aumento dei flussi e la dimensione sempre maggiore delle navi passeggeri di ultima generazione hanno infatti evidenziato l’esigenza di sviluppare una nuova struttura in grado di gestire, con i più elevati standard di sicurezza, grandi flussi di persone concentrate in un periodo di tempo ristretto. La Stazione Marittima sarà quindi non solo in grado di accogliere simultaneamente più navi permettendo di velocizzare le procedure check in e check out, nel rispetto delle regole di sicurezza e delle norme antiterrorismo in vigore, ma conterrà spazi congressuali e espositivi per grandi eventi.


Il progetto di restauro conservativo dell’Hangar 42, ideato dall’arch. Ugo Camerino, è stato studiato per riportare l’edificio alle sue caratteristiche originali, mantenendo lo spazio interno leggibile e ripristinando le caratteristiche architettoniche che lo caratterizzano.

Per rendere possibile il restauro dell’edificio senza alterarne le peculiarità morfologiche, alcuni elementi (ad esempio le scale mobili per i passeggeri, gli ascensori, le scale di sicurezza e gli impianti di condizionamento ed elettrici, compreso il gruppo di continuità) sono stati immaginati all’esterno della struttura in un volume tecnico autonomo. Tali costruzioni valutate ed approvate dalla competente Soprintendenza per i beni architettonici si distingueranno dall’edificio originario perché pensate come un "attrezzo tecnico", simile a quelli che sono già utilizzati in banchina (gru, scalandroni, container).

Non si mimetizzano, quindi, con gli edifici esistenti, ma, al contrario, manterranno evidente la loro identità tecnologica e funzionale. I passeggeri sbarcheranno infatti alla quota della copertura e da lì scenderanno a terra utilizzando le scale mobili e gli ascensori localizzati nel nuovo volume tra i due edifici.
Il programma di restauro del complesso del Molo Bersaglieri prevede, inoltre, il recupero architettonico degli scalandroni.

"L’opera oggi presentata - dichiara il Presidente dell’Autorità Portuale di Trieste Claudio Boniciolli - si inserisce armonicamente nello scenario triestino tutto aperto al mare come in nessuna città d’Europa e risponde alle esigenze del mondo crocieristico come pure a quelle del turismo ed in particolare di quello congressuale che ha a Trieste un suo importante punto di riferimento e di accoglienza."

Ufficio stampa - Autorità Portuale di Trieste