Trieste, Le Rive

CROCEVIA DI STORIE DI MARE

Il mare è stato lì da sempre: un po’ più vicino o un po’ più lontano, mitigato dalla presenza delle saline o tenuto lontano dagli spargiflutti. Davanti a questo angolo di terra che chiude la vista in un ampio golfo inginocchiato sull’acqua.

Per centinaia d’anni Trieste e le sue genti hanno finto di non vederlo, arrese alla potenza di Venezia e chiuse tra mura che ne oscuravano la presenza. Qualche pescatore, qualche marinaio ma nulla più. Poi, improvvisamente la svolta che ha portato un piccolo borgo a prendere il largo, ad affrontare il mare e a solcare tutti gli altri mari del mondo con i suoi uomini e le sue opere galleggianti, con il suo ingegno e con le sue invenzioni. La storia di questa Trieste è più recente, tre secoli su per giù, ma decenni di predominio densi di genti e di racconti e di idee lanciate oltre l’orizzonte che il suo golfo chiude, a dimostrare al mondo che in cima all’Adriatico c’è spazio per prendere il largo e arrivare al centro dell’Europa.

Tutto ha inizio con un Editto (che a Trieste fissa la base della via meridionale dei possedimenti austriaci) e si realizza con una donna (Maria Teresa d'Austria), che scommette sulla strategicità del nuovo emporio e costruisce la città nuova che, a partire dal Settecento, scopre di essere un porto per genti, merci, idee. Da quel momento in poi il rapporto con il mare cambia e diventa simbiotico in ogni aspetto della vita, costruendo itinerari che sulla terra parlano di mare e di uomini che sognano di solcarlo, di idee che navigano e di una natura che rimane immutata.

La città nuova è costruita in funzione del porto e il porto è parte integrante della città, la invade con i cantieri, i magazzini, il Canale, i Lazzaretti; la riempie dei mestieri legati al suo sviluppo, che fanno primeggiare Trieste nel Mediterraneo, fa nascere compagnie di navigazione e assicurazioni, mentre scienza e ricerca traghettano lo sviluppo nei secoli. La città si ingrandisce e il porto con lei, testimone delle pagine della storia che in questo confine orientale si dipana nello scontro e nell’incontro tra popoli, civiltà e ideologie.

Qui nascono poeti e letterati, filosofi e soldati; qui si incontrano genti provenienti da tutto il mondo e si conia il concetto di Mitteleuropa intorno ad un carattere fatto di nostalgia e al fascino di una parola che ricorda il senso stesso del viaggio dentro al Mediterraneo. Un viaggio nella storia e sul mare che prosegue nei musei e nei castelli, tra i monumenti e i quadri che tracciano i ricordi proiettandosi nel futuro che è fatto ancora di porto, di rotte, di sogni. Che è fatto soprattutto della riscoperta di questo lembo di terra che resta crocevia di storie di mare.