Riserva Marina di Miramare, Trieste

SOTTO E SOPRA IL MARE

A Trieste è possibile fare corsi di archeologia subacquea o semplicemente immergersi nelle acque della Riserva Marina di Miramare (parco, oasi del WWF, riserva UNESCO) sotto al Castello, a cavallo tra la riviera di Barcola e la baia di Grignano. 

Il BIOdiversitario MArino (BioMa), il Museo immersivo dell'Area Marina Protetta di Miramare ospitato nelle ex Scuderie di Miramare, rappresenta una novità nel panorama museale locale perché accompagna il visitatore alla scoperta della biodiversità marina di Miramare e del Golfo di Trieste.

Lontano dalla forma più classica e statica di museo, questo centro di interpretazione ambientale accoglie il visitatore offrendogli un’“immersione”, facile e fruibile in tutte le stagioni, nell’intera varietà di ambienti della Riserva, con un percorso dalla superficie del mare alle sue profondità, dai macro ai micro organismi animali e vegetali.

Ricostruzioni della scogliera sommersa, sezioni di sedimento sabbioso e fangoso con i loro abitanti, diorami di praterie marine, pesci luna, tursiopi e altri animali pelagici a grandezza naturale, video immersivi e rappresentazioni 3D, meduse fluttuanti, colorati nudibranchi, docce acustiche per ascoltare i suoni del mare, un tunnel del mare di notte con lo spettacolare fenomeno della bioluminescenza, uno speciale acquario touch tank con organismi bentonici: tutto è pensato per avvicinare visitatori di ogni età alla conoscenza della biodiversità marina.
Salendo le scale che portano al primo piano, un terribile vortice di plastica introdurrà il tema degli impatti umani sull’ambiente marino che verrà affrontato negli spazi del piano superiore.

I 300 metri quadrati di superficie non ospitano solo la parte espositiva ma anche uno spazioso laboratorio didattico attrezzato, una saletta multimediale e uno spazio pensato per i più piccoli, ad uso biblioteca ma anche per workshop e laboratori creativi, che potranno essere realizzati e promossi anche in collaborazione con altre realtà della città e del territorio.

Ma lungo la Costiera ci si può fermare nelle baie o abbandonare le spiagge per risalire i sentieri dei pescatori o quelli che costeggiano il ciglione carsico regalando panorami mozzafiato. Tra i sentieri c’è quello caro a Rilke, una passeggiata panoramica che costeggia la Riserva naturale delle Falesie di Duino, un’ampia scogliera bianca che scende a perpendicolo sul mare. Merita addentrarsi poi fino alle risorgive del Timavo, antico luogo di culto cantato da Virgilio nell’Eneide.

Lasciato l’ampio golfo di Trieste ci si può perdere nella Laguna di Grado e Marano, racchiusa tra le foci dei fiumi Isonzo e Tagliamento, con il suo carico di valore naturalistico e storico, testimoniato anche dalla presenza di relitti sui fondali. Gli isolotti che disseminano la laguna sono testimoni della presenza dei pescatori che da Muggia a qui si dedicano all’ittiturismo per regalare esperienze fresche ai visitatori.