Si sono svolti il 25 e 26 gennaio a Bruxelles due importanti eventi a cui ha partecipato il Presidente dell’Autorità Portuale di Ravenna  Giuseppe Parrello.

Il primo ha riguardato un incontro organizzato al Parlamento Europeo dalla Fondazione Meseuro (presieduta dal vice-presidente del Parlamento Pittella e dal capogruppo PdL Mauro) riguardante le Reti TEN-T ed i Corridoi Europei.
Erano presenti, oltre a vari parlamentari italiani, anche il vice-presidente della Commissione Tajani, i vertici dei principali operatori nazionali nel settore stradale, ferroviario ed aeroportuale nonchè esponenti del mondo finanziario e della BEI.
Si è parlato molto di porti che, nell’ambito della nuova proposta di Reti TEN-T presenta lo scorso ottobre dalla Commissione, hanno acquisito un ruolo significativo (mai avuto fino ad oggi nella programmazione europea) e delle prospettive di crescita dei porti c.d. "core" (cioè centrali) - tra cui figura Ravenna – per raggiungere gli importanti obiettivi di crescita delle imprese europee, apertura dei mercati, coesione territoriale e mobilità sostenibile.

Anche il Corridoio Adriatico-Baltico è stato oggetto di diversi interventi – tra i quali quello dell’Amministratore Delegato di Ferrovie, Mauro Moretti - che ha sottolineato come lo stesso rappresenti a suo avviso la principale novità di sviluppo per il nostro Paese.
Un Corridoio che parte da Ravenna e arriva fino ad Helsinki raccordando tutti i Paesi dell’Europa centro-orientale, un’area caratterizzata da un elevato tasso di dinamismo in campo economico e sociale.

Hanno concluso l’incontro i due parlamentari europei cui sono stati assegnati i dossier relativi alle Reti TEN-T ed alle modalità del loro finanziamento (31,7 miliardi di euro nel periodo 2014-2020) che hanno delineato il quadro di riferimento entro il quale il Parlamento si muoverà nei prossimo mesi e che è caratterizzato sia da una congiuntura economica che mette forte pressione alle finanze degli Stati Membri nonché da molteplici richieste per allargare la lista degli interventi segnalando in ciò un concreto rischio di rallentamento della
procedura per l’approvazione della proposta che vede attualmente impegnati oltre che il Parlamento anche il Consiglio Europeo.

Il 26 gennaio, invece, si è svolta presso la Direzione Generale Move della Commissione Europea (l’equivalente del Ministero dei Trasporti dell’UE) un incontro ristretto tra i porti del NAPA e le Unità Porti e Reti TEN-T della Commissione – alla presenza dei più importanti esponenti delle stesse e dei relativi staff nonché di una qualificata rappresentanza del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti italiano - per presentare in anteprima lo studio che NAPA ha commissionato alla Società inglese di consulenza MDS Transmodal al fine di studiare l’andamento del mercato europeo dei contenitori fino al 2030 e le prospettive dei porti del Nord Adriatico.

Lo studio, co-finanziato dalla Commissione al 50%, è stato oggetto di un serrato confronto tecnico al fine sia di precisare la metodologia utilizzata che di discutere gli esiti del lavoro e le possibili implicazioni a livello europeo in termini di investimenti e di politiche di sviluppo.
È stata anche l’occasione per il NAPA per replicare a quanto recentemente sostenuto dai più importanti porti del Nord Europa (Rotterdam, Anversa, ed Amburgo), i quali, pur riconoscendo nei porti del Nord Adriatico i loro principali concorrenti in una ottica di medio periodo, hanno pubblicamente sollecitato la Commissione a destinare a loro stessi le quote di co-finanziamento europeo destinate agli interventi in infrastrutture portuali.

In tale circostanza sono stati anche presentati dai Presidenti dei porti NAPA i progetti in corso di realizzazione in ciascuno scalo. La Commissione ha particolarmente apprezzato quelli maggiormente rispondenti ai nuovi criteri regolatori delle Reti TEN-T e cioè opere facilmente cantierabili, ad alto valore aggiunto e che coinvolgano per quanto possibile il capitale privato.



Fonte: Ufficio stampa - Autorità Portuale di Ravenna