La Capitaneria di Porto e l’Autorità Portuale di Venezia, al fine di evitare equivoci, desiderano chiarire che la pratica "dell'inchino" (deviazione di rotta per avvicinarsi alle coste) delle navi da crociera è del tutto impossibile nello scalo lagunare e nell’intera Laguna di Venezia.

Contrariamente a quanto spesso detto e scritto negli ultimi giorni, Venezia - essendo un porto lagunare - consente alle navi solo un passaggio obbligato lungo specifiche rotte che non ammettono deviazioni.

Le navi da crociera non hanno (e non possono avere) libertà di navigazione sull'intero specchio acqueo della laguna. Il loro passaggio (nel bacino di San Marco, nel canale della Giudecca) avviene in piena sicurezza, seguendo una sorta di "corridoio" che impedisce fisicamente, anche in relazione ai fondali e al pescaggio delle navi, di avvicinarsi - volontariamente o involontariamente - alle rive.

Le rigide norme di sicurezza, dettate dalla Capitaneria di Porto con specifiche ordinanze, prevedono che le navi siano accompagnate da 2 rimorchiatori. Inoltre, 2 piloti affiancano il Comandante della nave ancor prima che le navi da crociera entrino dalla Bocca di porto di Lido e lo assistono nelle manovre fino all’ormeggio in Marittima (San Basilio).


Fonte: Ufficio stampa Capitaneria di Porto e Autorità Portuale di Venezia