Senza dubbio il Governo del Friuli Venezia Giulia "ha osato, sfruttando appieno le competenze che derivano dalla propria autonomia statutaria, nel presentare il nuovo disegno di legge sulla portualità regionale". È quanto ha dichiarato all'Università di Udine l'assessore regionale alle Infrastrutture Riccardo Riccardi partecipando, assieme all'on. Debora Serracchiani, alla "lezione" organizzata dal prof. Maurizio Maresca (docente di diritto internazionale e dell'Unione europea all'ateneo friulano) sul tema de "La sfida del nuovo Corridoio Baltico Adriatico: il ruolo delle istituzioni europee e nazionali e della Regione Friuli Venezia Giulia".

"Un atto di coraggio, certamente", l'ha definito Riccardi, ma del tutto indispensabile "per governare un nuovo possibile sviluppo dell'intero territorio regionale: uno sviluppo - ha aggiunto l'assessore - che va gestito e non subìto". Ottenuto dalla Ue l'indispensabile risultato dell'inserimento del Corridoio ferroviario Baltico Adriatico tra i progetti prioritari che saranno finanziati dalla stessa Unione europea - "una direttrice secondo noi ora ancora più significativa, grazie alla decisione di Bruxelles di unire l'Alto Adriatico non solo ai porti della Polonia ma anche a quelli, più a Nord, di Helsinki e delle Repubbliche Baltiche" (Tallinn in Estonia, Riga in Lettonia e Klaipeda in Lituania) - era strategico "agganciare" le potenzialità competitive rappresentate dalle infrastrutture di questo Corridoio "alla competitività dei porti di Trieste e Monfalcone, che possono risultare appetibili solo con migliori servizi portuali e ferroviari e con l'ingresso di capitali privati", ha osservato Riccardi.

"Dobbiamo attrarre nei nostri scali operatori e risorse finanziarie fresche ed a questo obiettivo punta il nuovo disegno di legge, a breve all'attenzione del Consiglio regionale", ha confermato l'assessore. "È in gioco il futuro strategico della nostra regione, non solo sviluppando nuovi traffici dai mercati emergenti ma, proprio grazie allo sfruttamento di questi flussi commerciali, per far convergere in questa area nuove produzioni industriali", ha concluso l'assessore, rimarcando "la positiva alleanza" tra lo Stato, le Regioni italiane coinvolte e gli europarlamentari del Nord-Est, gli on. Antonio Cancian, Giovanni Collino (sino a quando ha potuto svolgere il suo mandato al Parlamento Ue) e Debora Serracchiani.


Fonte: Ufficio stampa - Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia