Venerdì 28 ottobre, presso la sala convegni del Magazzino 26, Porto Vecchio di Trieste la Società Italiana per L’Oleodotto Transalpino, ha presentato le innovazioni tecnologiche per operare in sicurezza nel Porto di Trieste, nell’ambito dell’incontro “SIOT: L’energia di Trieste nel cuore dell’Europa”. In apertura dell'evento hanno portato i loro saluti il Sindaco di Trieste, Roberto Cosolini, e l’Assessore all’Ambiente, Territorio e Infrastrutture della Provincia di Trieste Vittorio Zollia.
Entrambi hanno espresso un plauso alla capacità della SIOT di integrarsi nel territorio e di ricercare con costanza il dialogo e il confronto con i cittadini che vivono nei pressi dei loro impianti. Un plauso poi alle attenzioni riservate alla sicurezza e agli investimenti continui che sono un valore aggiunto per l'intero territorio e per il tessuto economico di Trieste.

L’Assessore regionale alle attività produttive Federica Seganti ha indicato in sicurezza, tecnologia e innovazione le tematiche centrali per la SIOT “un'azienda rilevante, che fa di Trieste il primo porto petrolifero in Italia e il secondo in Europa. Trieste – ha ricordato l'assessore Seganti – è il fulcro dell'innovazione tecnologica. È sempre più importante mettere in rete ricercatori e imprese per attivare un circolo virtuoso e le risposte necessarie per la sicurezza”.

Gli altri interventi sono stati quelli di:
Ulrike Andres – Direttore generale SIOT Società Italiana per l'Oleodotto Transalpino Spa: “Abbiamo voluto realizzare un video per raccontare attraverso le immagini l’attività che svolgiamo in quanto le nostre operazioni si svolgono in luoghi in cui solo il personale autorizzato può accedere. Le immagini ci consentono di far entrare in questi luoghi chi è interessato alla nostra attività, per mostrare come si svolgono le operazioni alla SIOT. È un segno della nostra trasparenza”. “Pensate che per trasportare la stessa quantità di greggio che noi muoviamo in un giorno – sottolinea il neo direttore generale Ulrike Andres, che dal gennaio 2011 guida la Società, - sarebbero necessari 8.000 camion cisterna. L’impatto ambientale in termini di CO2 sarebbe elevatissimo, ma la nostra efficienza permette di minimizzare l’impatto ambientale. Questa è la mission di SIOT: portare energia nel cuore dell’Europa nel rispetto dell’ambiente in cui operiamo”.

Nevio Grillo – Direttore delle operazioni SIOT Società Italiana per l'Oleodotto Transalpino Spa: “Ritengo che stiamo vivendo un’epoca dove la fiducia è un bene sempre più raro. Quando SIOT ha iniziato la sua attività vivevamo tempi nei quali l’attenzione per l’ambiente e la sicurezza sul lavoro erano scarsi se raffrontati alla situazione attuale. La fiducia nei confronti del mondo produttivo semplicemente non era un tema, il problema non si poneva proprio. L’ambiente e la sicurezza fino a poco tempo addietro erano considerati temi trascurabili o sacrificabili a vantaggio di altre logiche. Oggi la situazione è radicalmente cambiata, quei temi sono diventati sempre più importanti e sempre più sotto la lente di ingrandimento anche del legislatore. Noi oggi abbiamo mostrato come siamo e come operiamo, certi di meritarci la fiducia dei nostri interlocutori”.

Fabio Rizzi – Direttore Sicurezza Ambiente dell'Autorità Portuale di Trieste: “La sicurezza è un aspetto di enorme importanza per il Porto di Trieste, che come tutti i porti storici è stato progressivamente circondato dalla città. Con 35 milioni di tonnellate di greggio movimentato nel 2010 SIOT rappresentano il principale traffico del porto. L'Autorità ha sempre trovato in SIOT un interlocutore estremamente attento e preparato sulle necessità di sicurezza, privilegiando la qualità del lavoro in termini di sicurezza. Il piano di security del porto di Trieste è in via di definizione. Prevediamo collegamenti tecnologici e un forte miglioramento dei sistemi di gestione degli accessi. Tutto ciò va fatto sapere ed è fondamentale in questo senso che la SIOT mostri, in eventi pubblici come questo, la sicurezza adottata e gli investimenti intrapresi che vanno oltre le richieste strettamente normative”.

Antonio Basile - Comandante della Capitaneria di Porto di Trieste: “Solo le sinergie e le collaborazioni come quella tra la Capitaneria e la SIOT consentono di realizzare economicità e risparmi. La collaborazione consente di fronteggiare al meglio le emergenze, ma anche di assicurare la sicurezza nella quotidianità delle operatività portuali sul lavoro, sulla viabilità, sui trasporti. Il terminale SIOT è dotato di accorgimenti assolutamente all'avanguardia: qualsiasi evento si dovesse verificare può essere controllato nel minimo dettaglio. Quanto alla Capitaneria vi posso annunciare che sta per essere istituito il “comitato del welfare” per i marittimi, orientato all'accoglienza dei marittimi nell'ambito del porto. È un comitato onlus che intende istituire per i marittimi la “casa vicino a casa”.

Michela Cattaruzza - Vicepresidente Confindustria Trieste: “Il video presentato oggi dovrebbe essere portato nelle scuole per far comprendere quale sia il valore del lavoro che si svolge ogni giorno nel porto di Trieste e quanto sia grande l'impegno che viene speso per la sicurezza. Sicurezza, innovazione tecnologica, porto: sono i 3 pilastri che possono costituire il rilancio dell'economia di Trieste. All'interno della nostra provincia l'apporto dell'industria è del 10,3% del valore complessivo del PIL provinciale, rispetto ad un 21,5 del Friuli Venezia Giulia, al 25,9 del Nordest e al 20,8 dell'Italia. Questo terminale è un punto di eccellenza non solo per la nostra città ma per tutta l’Europa. La concentrazione di centri di ricerca a Trieste ne fa un fattore di attrazione, così com’ è fondamentale la presenza di un impresa multinazionale come SIOT sia in termini multiculturali che in termini di crescita e confronto del management. Facendo squadra potremo garantire una reale competitività del nostro territorio”.

Fonte: Ufficio Stampa - Società Italiana per l’Oleodotto Transalpino