Nella seduta del Comitato Portuale del 19 aprile è stato approvato il bilancio consuntivo 2010 dell’Autorità Portuale di Ravenna.
L’esercizio finanziario appena concluso è stato caratterizzato da una positiva crescita nel 2010 delle entrate correnti (+ 2,3 milioni di euro) e da un significativo utilizzo delle giacenze di cassa degli anni precedenti.

Importante segnalare l’entità della spesa in conto capitale (pagamenti nel 2010 per 35 milioni di euro) che, se si considerano gli ultimi tre anni, ammonta complessivamente ad oltre 104 milioni di euro di effettivi pagamenti per opere eseguite.
Le spese di funzionamento dell’Ente rappresentano circa l’8 % delle spese complessive (3,5 mln di euro su 41) con, in particolare, una riduzione di 1.300.000 euro rispetto al budget stanziato.

A ciò si aggiunga, per esempio, che le spese per consulenze e pareri legali, che nel rispetto dei parametri di legge sono state ridotte del 70% rispetto al 2004, non raggiungono, per il 2011, gli 8.000 euro così pure, tra le altre, le spese per "Relazioni pubbliche, convegni, mostre, pubblicità e rappresentanza" che nel 2010 ammontano complessivamente a circa 9.000 euro.
A fronte di questo sforzo di contenimento della spesa corrente, si registra un aumento importante di interventi finalizzati alla tutela dell’ambiente, alla sicurezza del lavoro nonché ad incentivare la modalità di trasporto ferroviaria, tutti classificati sempre sotto la voce di "spesa corrente".

La politica messa in atto dall’Ente di Via Antico Squero è quella di investire sempre di più sui fattori di sviluppo dello scalo attraverso la progettazione e realizzazione di opere infrastrutturali, anche di rilevanza ambientale, e l’avvio di nuove iniziative in grado di fare leva su finanziamenti privati e, dunque, di esercitare quel ruolo di volano dell’economia che è dimostrato un porto può svolgere in termini di reddito e di occupazione a livello di economia regionale e nazionale.

L’avanzo d’amministrazione del Bilancio Consuntivo 2010, unitamente alle entrate di parte corrente previste per il 2011 ed ai residui passivi relativi agli investimenti consente all’Autorità Portuale di disporre di risorse per i prossimi anni per 135 milioni di euro (senza considerare i 70 milioni di euro attesi dal Governo in virtù dell’Accordo Stato-Regione) per la conclusione o la progressiva realizzazione di lavori in corso e per procedere con le gare in corso o da indire (per alcune delle quali si è in attesa delle necessarie autorizzazioni).

In ultimo è rilevante la somma - pari a 3.200.000 euro - di incassi straordinari che l’Autorità Portuale ha riscosso attraverso azioni, anche legali, di recupero di somme.
Nel corso della riunione del Comitato è stato anche fatto il punto sulla situazione degli escavi in porto che procedono con più cantieri di escavo dove stanno operando 5 mezzi. Tra questi la draga Marieke sta proseguendo nell’escavo dell’avamporto mentre il pontone “Destriero primo” e la draga "Excalibur" hanno completato il dragaggio di alcune aree del canale e stanno iniziando l’escavo in altre zone dove sono necessari interventi di manutenzione e di approfondimento dei fondali.
In queste settimane, dunque, preservando la piena operatività del porto, sono stati e sono in attività mezzi per lavori, iniziati a fine marzo e che si concluderanno entro la fine di maggio, del valore di oltre 10 milioni di euro.

L’auspicio formulato è quello di avere a breve la conclusione della procedura di VIA (Valutazione di Impatto Ambientale) per le opere del nuovo Piano Regolatore Portuale nonché la conferma del finanziamento dei 70 milioni promessi dal Governo entro la fine di marzo, in modo tale da poter così proseguire i lavori di ulteriore approfondimento del canale.
In ogni caso l’Autorità Portuale, una volta conclusa la procedura di VIA da parte del Ministero dell’Ambiente, proseguirà comunque, utilizzando risorse proprie nei prossimi tre anni per circa 60 milioni di euro, ad attuare un ulteriore intervento di escavo nel porto.

Il Comitato Portuale di ieri è stato l’occasione per alcune considerazioni sull’andamento del traffico crocieristico anche alla luce del recente esordio del Terminal di Porto Corsini come "home port", il 4 aprile scorso con l’arrivo a Ravenna della nave "Zenith" della compagnia spagnola Pullmantur.
Complessivamente per il 2011 sono previste a Ravenna 84 toccate di differenti compagnie crocieristiche. Questo significa che da gennaio a dicembre di quest’anno - e dunque con un significativo allungamento della stagione crocieristica tradizionale - arriveranno a Ravenna navi da crociera con una capacità di circa 150.000 passeggeri ed oltre 50.000 membri di equipaggio. È evidente che rispetto agli anni precedenti, quando il traffico crocieristico movimentava a Ravenna una media di circa 12.000 passeggeri, il 2011 rappresenta l’effettivo ingresso del nostro terminal passeggeri nel settore delle crociere. È necessario quindi che ora il nostro territorio e tutti i soggetti che possono contribuire allo sviluppo di questo settore, si adoperino per esplicitare tutte le potenzialità di carattere turistico, culturale, artistico e gastronomico che la città e l’entroterra sono in grado di offrire.

Il Presidente Parrello ha voluto cogliere l’occasione del Comitato per nuovamente ringraziare per il lavoro svolto per la realizzazione di questo progetto tutte le Istituzioni, gli Enti e le Forze dell’Ordine che con professionalità, sensibilità, intelligenza e spirito collaborativo hanno reso e continuano a rendere possibile il regolare svolgimento di tutte le complesse attività di imbarco e sbarco, nonostante si tratti di un ruolo, quello di “home port” nuovo per lo scalo ravennate.

Il Presidente Parrello ha poi fornito alcuni dati relativi all’andamento delle merci in porto durante i primi tre mesi dell’anno, durante i quali, alla luce dei dati definitivi di gennaio e febbraio e di quelli pressoché definitivi di marzo, si sono registrati incrementi sia della movimentazione complessiva (+16 % circa rispetto al primo trimestre 2010 e –7,15% rispetto allo stesso periodo del 2008) che del traffico container che segna un aumento del 25 % rispetto al primo trimestre 2010 e dell’11,% rispetto al lo stesso periodo del 2008, anno record del porto.
Possiamo dire che siamo oltre metà strada nel percorso di ripresa che attraverso una costante e progressiva crescita rispetto al 2010 potrebbe riposizionare lo scalo entro un paio d’anni ai livelli di traffico del 2008, cioè a prima che gli effetti della crisi economica che ha investito l’economia mondiale, e quella italiana, si facessero così pesantemente sentire.


Fonte: Ufficio stampa - Autorità Portuale di Ravenna