La Regione acquisisce dallo Stato (Ramo Marina Mercantile) due porti turistici, trasferiti al demanio marittimo regionale.
Si tratta della "Darsena Vecchia" e di "Marina Punta Faro", due note darsene di Lignano, la cui consistenza catastale si estende tra i Comuni di Lignano e Marano Lagunare che condividono confini contigui di terra e di specchi d'acqua.

L'operazione di acquisizione delle due proprietà, annunciata dall'assessore al Patrimonio, Sandra Savino, consentirà alla Regione di incamerare circa 200 mila euro l'anno di canoni di concessione.
"Dal punto di vista economico si tratta delle consegne più rilevanti tra i trasferimenti Stato-Regione effettuati in ottemperanza al decreto legislativo 265/01 che trasferiva i beni del Demanio marittimo ed idrico alla Regione", evidenzia l'assessore.
L'applicazione dei canoni di concessione e la loro riscossione nelle casse regionali contribuisce a produrre un reddito significativo in termini di capitalizzazione dei beni, anticipando l'operazione che a livello nazionale si fa attendere quale "federalismo demaniale".

La Darsena Vecchia si estende su un totale di 56.139 mq, offre 211 posti auto e 399 posti barca; tra i concessionari si segnala l'Agenzia Turismo, che versa all'incirca 85 mila euro di canone annuo, frutto dell'affitto dei posti barca di sua competenza. Le concessioni in essere scadranno tra il 2011 e il 2012.

Più estesa ancora la superficie di Marina Punta Faro che ospita la società Adriatica Turistica e Adriatica Marina per un totale di 162.433 mq ed una capacità di ospitare circa 400 natanti.
L'acquisizione di questo specchio d'acqua consentirà l'ulteriore potenziamento del porto rafforzandolo di un'ulteriore banchina a mare per l'ormeggio di imbarcazioni di lusso (fino a 24 m) che andranno ad accrescere l'ospitalità turistica di Lignano ed in generale a rafforzare l'offerta turistica da diporto dell'intero territorio regionale.

Contestualmente, il Servizio Consulenza Tecnica della Direzione regionale al patrimonio prosegue il dialogo con l'Agenzia del Demanio e il Magistrato delle acque di Venezia per portare a compimento l'attività di trasferimento dei beni statali all'Amministrazione regionale. "Ci siamo posti l'obiettivo, conclude l'assessore, di uniformare l'assetto della Laguna non solo dal punto di vista ambientale ma anche territoriale e patrimoniale, cercando un'omogeneità generalizzata che consenta alla Regione una miglior gestione del patrimonio immobiliare acquisito".

Ufficio stampa - Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia