Per lo sviluppo del porto di Ravenna uno degli obiettivi prioritari è quello di dotare lo stesso di aree logistiche di adeguata dimensione e funzionalità, sulle quali integrare le attività classiche di deposito e stoccaggio con attività di manipolazione e/o trasformazione delle merci. Un altro obiettivo è quello di riorganizzare l'assetto viario a servizio dell'area portuale, risolvendo le attuali criticità, implementando e ottimizzando anche l'intermodalità ferroviaria, al fine di connettere il porto con l'esterno sia a livello nazionale sia a livello internazionale.

Negli ultimi anni è stato più volte confermato il ruolo strategico del porto di Ravenna. In particolare, la piattaforma logistica di Ravenna rientra tra le opere prioritarie e di preminente interesse strategico previste nell'Accordo Quadro Governo-Regione. Inoltre, il Piano nazionale della Logistica evidenzia la necessità di incrementare le strutture retro portuali; infatti, diventa sempre più pressante l'esigenza di liberare spazi in prossimità delle banchine, individuando aree nelle immediate vicinanze su cui sviluppare funzioni connesse al transito, alla movimentazione ed alla lavorazione delle merci.

Il PSC ha individuato le "Aree di nuovo impianto per la logistica portuale", localizzate una a destra ed una a sinistra del Canale Candiano, entrambe limitrofe agli scali ferroviari. Il PSC ha individuato le "Aree di nuovo impianto per la logistica portuale", localizzate una a destra ed una a sinistra del Canale Candiano, entrambe limitrofe agli scali ferroviari.

Tali aree sono destinate alla logistica, anche intermodale, ed all'insediamento di attività produttive e terziarie ad essa funzionali. Seppure in questo ultimo periodo la crisi economica ha fortemente colpito questo settore, il traffico delle merci del porto di Ravenna ha avuto, nell'ultimo decennio, un incremento complessivo pari al 38%. Ed è auspicabile, assieme alla ripresa economica, una ripresa dei traffici e un loro aumento nei prossimi anni, le attenzioni anche delle grandi compagnie internazionali sul nostro porto, lasciano intravedere la possibilità di un sensibile incremento dei flussi commerciali.

Attualmente, come è noto, uno dei problemi più rilevanti del porto, è la mancanza di un collegamento diretto fra le aree portuali e produttive in riva destra con quelle in sinistra del Canale Candiano nonché le interferenze fra traffici urbani-turistici e quelli portuali-produttivi, oltre all'inadeguatezza di alcune infrastrutture viarie. Sulla base delle indicazioni scaturite dallo specifico gruppo di lavoro e dello "studio di fattibilità per la riorganizzazione della viabilità a servizio della zona portuale di Ravenna" redatto da Sapir Engineering, sono state individuate le principali criticità dell'assetto attuale della viabilità, e le principali soluzioni di adeguamento e riorganizzazione del sistema in relazione alla realizzazione della nuova area per la logistica.

Lo studio ipotizza le opportune soluzioni con la realizzazione delle opere generali articolata in tre stralci, che sono vincolanti per poter attivare i singoli comparti della nuova area per la logistica. In ordine alle esigenze di dimensionamento della area della logistica portuale e alle specificità del sito, il progetto suddivide l'area logistica in quattro comparti attuativi distinti, autonomamente attuabili, in stretta correlazione con gli interventi di ristrutturazione del sistema della viabilità.

Ufficio stampa - Autorità Portuale di Ravenna