il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, riunitosi a Roma presso il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, ha espresso, all’unanimità, parere favorevole al nuovo Piano Regolatore del Porto di Trieste, deliberato in data 19 maggio 2009 dal Comitato Portuale.

“Tutti i membri del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici si sono espressi favorevolmente, cogliendo appieno la bontà del progetto e le opportunità di sviluppo per il territorio oltre che per il sistema logistico nazionale - afferma Claudio Boniciolli, Presidente dell’Autorità Portuale di Trieste -. I vantaggi competitivi naturali del Porto, la peculiare legislazione che governa il Porto Franco, permetteranno, con l’introduzione delle migliorie previste dal Piano Regolatore, un nuovo assetto funzionale e operativo per lo scalo giuliano”.

“Si tratta di un passo in avanti significativo, che segnerà la storia della città di Trieste - continua Boniciolli - oltre che una svolta epocale per il Porto che, dopo 53 anni, vede operativo un piano di sviluppo fondamentale. Sono molto soddisfatto di aver guidato, assieme alla mia squadra guidata dal Segretario Generale dott. Martino Conticelli, l’Autorità Portuale al raggiungimento di questo importante obiettivo”.

“Il risultato oggi raggiunto proietta il porto di Trieste verso nuovi importanti traguardi - dichiara Martino Conticelli, Segretario Generale del Porto di Trieste - garantendo la possibilità di sviluppo delle attività marittimo-portuali in un contesto favorevole di mercato. Lo scalo dispone, dopo 53 anni, di un piano di sviluppo che definisce l’espansione e la razionalizzazione delle aree; un piano fortemente voluto dall’attuale amministrazione dell’Autorità e concordemente sostenuto dalle forze politiche, economiche e sociali del territorio. La giornata odierna scandisce i ritmi della modernizzazione e della realizzazione del futuro del porto di Trieste”.

“La profonda riorganizzazione messa in atto in questi ultimi anni - conclude Conticelli - ha consentito di raggiungere gli ottimi risultati di bilancio recentemente diffusi che mettono in evidenza - assieme all’incremento dei traffici in atto, all’aumento dell’occupazione diretta e al miglioramento delle condizioni economiche del porto nel suo complesso - il buono stato di salute di uno dei principali motori dell’economia cittadina. L’auspicio è di poter fornire a breve positive notizie sul finanziamento della Piattaforma Logistica richiesto da circa un anno al CIPE e che vede costantemente impegnata l’attuale amministrazione”.

Da 1957 a Trieste era in vigore il vecchio Piano Regolatore del Porto. Diversi tentativi di blocco hanno portato al mantenimento dello stesso per oltre cinquant’anni.
Tra 1,5 e 2 miliardi costerà il nuovo sviluppo del porto nei prossimi 15 anni. La trasformazione graduale si svilupperà in tre fasi in cui si assisterà all’aumento dello spazio alle banchine di 200 ettari, allungando banchine esistenti, costruendo nuove piattaforme e modificando la disposizione di alcune aree.

Un passo importante è fatto. Ora si aspetta la Valutazione di impatto ambientale (Via) e la Valutazione ambientale Strategica (Vas).