Autorità portuale unica in Friuli Venezia Giulia? Discutiamone, non è un’idea sbagliata, ma forse neppure una priorità. Ne hanno discusso politici e operatori, riuniti ieri dal Propeller Club Port di Monfalcone per un incontro, promosso insieme a WISTA (Women’s International Shipping & Trading Association), sul tema "Portualità ed evoluzione dei servizi connessi: operatori a confronto".

Se pensiamo ad un sistema portuale regionale, dove mettere in rete le strutture di Trieste, Monfalcone e San Giorgio di Nogaro, pur mantenendo competitività tra gli scali e gli operatori – ha detto il Sindaco di Monfalcone Gianfranco Pizzolitto – la proposta avanzata dalla Regione Friuli Venezia Giulia può essere condivisibile, soprattutto funzionale alla realizzazione di progetti interistituzionali di grande valenza, come quello proposto da Unicredit Logistics. Ma prima, per agganciare il nostro territorio a queste opportunità, abbiamo bisogno dell’approvazione del nuovo Piano Regolatore del Porto di Monfalcone: un documento di ampio respiro, frutto della collaborazione di tutti i soggetti interessati, e assolutamente congruente al progetto della piastra logistica.

Se vogliamo creare un’autorità di regolazione e di promozione che si occupi di marketing territoriale regionale – ha sottolineato Maurizio Maresca, nella sua duplice veste di Vicepresidente di Unicredit Logists e responsabile della Compagnia portuale di Monfalcone – va benissimo, ma se a tale soggetto vogliamo affidare la gestione dei traffici, la proposta non è attuabile, perché le imprese portuali devono potersi fare concorrenza, anche fra di loro, per migliorare il servizio complessivo del Sistema Alto Adriatico. E comunque, al vertice di questa Autorità portuale regionale dovrebbe essere indicato un tecnico di altissimo profilo e di indiscutibile esperienza nel settore: sicuramente non un esponente politico.

Estendere la competenza dell'Autorità Portuale di Trieste ai porti di Monfalcone e di San Giorgio di Nogaro è una cosa sensata: secondo l’Ammiraglio Raimondo Pollastrini, Comandante generale del Corpo delle Capitanerie di porto "in altre parti d’Italia (in Lazio, Puglia, Sicilia e Calabria) - le autorità portuali hanno esteso la circoscrizione portuale ai porti vicini. Avere un porto capofila - ha aggiunto - è una cosa che ha già un fondamento giuridico nella legge nazionale 84/94, che istituì 25 autorità portuali in Italia e costituì una serie di altri porti minori (come Monfalcone e San Giorno di Nogaro) ma importanti per lo sviluppo complessivo del sistema del Nordest, grazie alla loro specializzazione su determinati traffici (non solo container, ma merci varie)".

Preso atto che il cammino verso un vero Sistema Alto Adriatico rimane tuttora oggettivamente condizionato da complessità tecnico-normative, oltre che da prevedibili lunghi tempi di potenziamento delle infrastrutture e da interessi a volte contrastanti – ha affermato Gustavo Caizzi, Presidente del Propeller Club di Monfalcone, ciò che più conta nel guardare avanti è prevenire l’immobilismo, promuovendo, giorno per giorno, ciò che può comunque essere fatto "senza attendere..." e favorire in tal modo la crescita tecnico/qualitativa delle risorse e dei servizi resi ai traffici crescenti.

Aldo Poduie