Presentato recentemente a Venezia il progetto per il nuovo deposito GNL di Porto Margera che avrà una capacità di stoccaggio complessivo di 32.000 m3 e sarà alimentato da navi gasiere di piccola e media taglia (max 30.000 m3).
La realizzazione del deposito a cura di Venice LNG Spa rappresenta una grande opportunità di sviluppo per Porto Marghera in ragione dell’entità dell’investimento complessivo (oltre 100 milioni di euro), ma soprattutto in termini di indotto locale, provinciale e regionale. Il mercato del GNL è, infatti, in forte espansione e studi recenti stimano per il 2040 che gli scambi a livello mondiale saranno circa tre volte superiori a quelli attuali.

Venice LNG è una new company nata a fine 2017 dall’unione di due grandi aziende italiane, Decal Spa (socia al 65%) e San Marco Gas (socia al 35%) – dello stesso gruppo di San Marco Petroli – attive da oltre 50 anni nel settore dello stoccaggio e della distribuzione di prodottipetroliferi e petrolchimici. Forti della propria esperienza e del proprio know how tecnologico, i soci di Venice LNG puntano oggi sul più importante combustibile alternativo al petrolio e ai suoi derivati, il GNL, che sarà la forma di energia più pulita e affidabile di qui ai prossimi decenni.

Lo studio di fattibilità dell’impianto e i risultati dell’analisi preliminare degli effetti legati a scenari incidentali confermano la piena compatibilità territoriale del deposito Venice LNG con le aree circostanti ed escludono la possibilità che si verifichi il cosiddetto "effetto domino”.

Tutti i dispositivi utilizzati nell’impianto sono progettati nel pieno rispetto del principio di precauzione e presentano caratteristiche legate alla sicurezza, al contenimento e ai sistemi di monitoraggio conformi alle norme di riferimento. In particolare il serbatoio atmosferico di 32.000 m3, di tipo “full containment”, sfrutta una tecnologia tra le più sicure e sperimentate al mondo che garantisce un contenimento totale attraverso un serbatoio primario in acciaio speciale protetto da una struttura in calcestruzzo armato. Questa doppia protezione garantisce l’isolamento del prodotto stoccato da eventuali sollecitazioni termiche esterne.
La realizzazione del deposito sarà comunque subordinata a una complessa procedura autorizzativa nel corso della quale gli enti competenti verificheranno, senza alcun margine di incertezza, che l’impianto risponda a tutti i criteri di sicurezza previsti dalla normativa nazionale e internazionale in tutte le fasi connesse al suo esercizio.

Per quanto riguarda il traffico navale, è previsto un traffico massimo di 50 navi all’anno che corrispondono a circa una nave a settimana. Anche le navi gasiere saranno alimentate a GNL e le bettoline in uscita dal deposito, di piccole dimensioni, andranno in futuro a rifornire navi che saranno alimentate a GNL. Oggi le bettoline trasportano gasolio marino (che ha 500 volte più zolfo di quello per auto) o olio combustibile (che ne ha addirittura 1.000 volte di più). Anche il traffico navale sarà in sostituzione di traffico esistente di prodotti petroliferi.

Il progetto del deposito Venice LNG rientra tra le proposte progettuali previste nell’ambito dell’iniziativa GAINN_IT, promossa dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, in attuazione di quanto prescritto dal Decreto Legislativo 16 dicembre 2016, n. 257, che recepisce la DAFI e approva il Quadro Strategico Nazionale.

Federica Zar