Una nuova linea ad alta tensione per fornire energia elettrica alle navi da crociera ormeggiate alla Stazione marittima di Trieste. Una proposta presentata dal professor Giorgio Sulligoi del Dipartimento di ingegneria dell’Università di Trieste, durante un incontro organizzato dal Propeller Club di Trieste sul tema delle “Nuove norme per regolamentare le emissioni inquinanti delle navi”.
Tra le soluzioni per ridurre drasticamente le emissioni inquinanti negli ormeggi portuali, Giorgio Sulligoi ha illustrato il cosiddetto “cold ironing”, ossia la possibilità di alimentare i servizi di bordo senza motori, collegando la nave alla rete elettrica di terra.
A Trieste è stato condotto uno studio con due scenari – ha detto Sulligoi, sottolineando che una nave passeggeri in porto inquina come circa 100 automobili – uno ridotto e uno completo, adatto alle navi più grandi. Si tratterebbe di realizzare una linea di alta tensione, attualmente inesistente, tra Roiano e il Broletto, a servizio della Stazione marittima e , in futuro, del Porto Vecchio di Trieste. Il costo complessivo, compreso tra i 20 e i 30 milioni di Euro, sarebbe ammortizzabile in meno di 15 anni, considerando che i danni a salute e ambiente sono monetizzabili.

Federica Zar