Iniziati i lavori per la realizzazione della Piattaforma Logistica di Trieste – opera attesa da anni per la sua rilevanza strategica e di cui proponiamo il rendering del progetto – vediamo chi è l'impresa capofila del consorzio che si è aggiudicato la concessione dei 125mila metri quadrati dell'area nel Porto Nuovo di Trieste. La Icop opera da oltre cinquant’anni in Italia e all'estero nel settore delle costruzioni stradali, delle fondazioni e delle opere speciali, fornendo una serie completa di lavori specialistici in molteplici settori, fra i quali ad esempio la realizzazione di microgallerie con la tecnica del microtunnelling. Una tecnologia environmental friendly – perché permette di ridurre al minimo gli scavi in superficie – che ha consentito all’azienda di diventare una delle ditte europee leader nel settore.
Dopo essere stato uno dei primi gruppi italiani a sviluppare le tecnologie trenchless, che riducono o addirittura eliminano la necessità di scavi in superficie e rappresentano pertanto tecnologie a basso o bassissimo impatto ambientale, Icop sta proseguendo nello studio e nell’applicazione di tecniche innovative che vanno dalla costruzione di barriere impermeabili per il contenimento di siti inquinati a interventi speciali di miscelazione in situ, capaci di offrire nuove soluzioni anche alla gestione dei sedimenti e del materiale di risulta proveniente dalle attività di scavo. A soluzioni ormai classiche quali diaframmi plastici con telo e non, diaframmi con idrofresa, csm, ecc., vanno ad aggiungersi tecnologie all’avanguardia quali il sistema ALLU® e la tecnologia BioGenesis, brevetto di cui ha l’esclusiva sul territorio nazionale.
Fra le innovazioni "firmate" dai tecnici Icop, l'allestimento di una fresa per il recupero di uno scudo nell'ambito del progetto del rigassificatore di Livorno, garantendo la perfetta tenuta all'acqua delle apparecchiature elettromeccaniche. Dopo il cantiere a Icop a Mira (Portogallo) questo è stato il primo caso in Italia di shore approach e la sua ottima riuscita ha dato un ulteriore impulso all'impiego della tecnica del microtunnelling nei casi in cui si deve ricorrere a tecnologie trencheless per risolvere le problematiche di posa delle condotte in prossimità della linea di costa.
Fra le opere più rilevanti sul territorio del Friuli Venezia Giulia, la Icop sta operando lungo l'intero raccordo Villesse-Gorizia della A4, sui quattro nodi principali: casello di Villesse, svincoli di Villesse, Gradisca e Gorizia. In particolare, recentemente è stato varato il “Ponte Italia”, divenuto ormai il simbolo dell'opera in corso,  la cui verniciatura  è stata studiata per aumentare la valenza estetica dell'intera struttura, oltre che per aumentarne la durabilità: volendo evidenziare il carattere di ingresso in Italia, Icop ha scelto di colorare gli archi e le travi reticolari di rosso e le parti inferiori dell'impalcato di bianco che unitamente con il verde messo a dimora ricordano i colori nazionali.
Ritornando alla Piattaforma Logistica di Trieste, il progetto prevede la costruzione di una nuova banchina in acque profonde quattordici metri e infrastrutture per la logistica su 125mila metri quadrati. Il primo lotto dell'opera ha un valore di 132 milioni di Euro, mentre il secondo stralcio avrà un valore di 180 milioni di Euro e si estenderà per ulteriori 122.000 metri quadrati. La realizzazione della piattaforme logistica fa parte di un piano più ampio per lo sviluppo di Trieste, che prevede un nuovo terminal ro-ro, l'allungamento e allargamento del Molo VII, l'ampliamento del terminal Molo Bersaglieri, lo scalo ferroviario in Porto Nuovo e interventi nel Porto Vecchio.

Federica Zar