Si tratta di interventi da realizzare gradualmente quelli del progetto Ravenna Green Port, proposto ufficialmente dalla Provincia di Ravenna e dall'Autorità portuale alla Regione Emilia-Romagna.

Con l’obiettivo di sfruttare le energie verdi nello scalo romagnolo, nel progetto è inclusa la realizzazione di mini-impianti eolici lungo i moli che vanno verso il mare, di impianti fotovoltaici sugli edifici nella zona portuale, di colonnine per la ricarica dei mezzi elettrici e infine l’installazione di una 'smart grit', o rete energetica intelligente, che combini in modo ottimale la produzione energetica da fonti tradizionali e da fonti rinnovabili.

"Riteniamo - afferma il vicepresidente della Provincia Gianni Bessi - che l’attivazione di risorse pubbliche, a nostro avviso concretamente individuabili, potrebbe avere effetti moltiplicatori significativi e tempistiche di realizzazione rapide anche per il positivo ruolo dell'Autorità Portuale, tali da contribuire, in questa difficile congiuntura economica, a sostenere le strategie di crescita intelligente, inclusiva e sostenibile della Regione Emilia-Romagna".

L'idea di fare del Porto di Ravenna, con interventi graduali ma concreti, un moderno Green Port, condivisa da tutte le istituzioni ravennati (Autorità Portuale, Provincia, Comune e CCIAA), nasce dalla necessità di assicurare la sostenibilità ambientale dello sviluppo e di promuovere a ogni livello la green economy, ma nasce anche da esigenze più specifiche.

Il porto-canale, lungo 11 chilometri, parte dal centro di Ravenna, si snoda in adiacenza di aree ambientali di interesse naturalistico inserite nel Parco del Delta del Po, e sbocca infine a mare tra i due lidi turistico-balneari importanti di Marina di Ravenna e Porto Corsini. E' quindi importante che il porto della Regione Emilia-Romagna, continui a crescere e a svilupparsi, con la necessaria attenzione alla salvaguardia ambientale e alla compatibilità con le aree urbane, turistiche e naturalistiche limitrofe.

Il tema dei green port è ormai considerato dall’Unione Europea come uno dei parametri per valutare le possibilità di crescita di un porto europeo. Lo stesso inserimento del Porto di Ravenna nel corridoio Adriatico-Baltico è stato motivato anche rispetto alle potenzialità del porto di Ravenna di impiegare utilmente le energie rinnovabili.

"Da tali considerazioni - sottolinea il presidente dell’Autorità portuale, Giuseppe Parrello - nasce l’attenzione, da parte di tutte le istituzioni, affinchè, nello sviluppo del nostro scalo, si dedichi molta attenzione al tema degli investimenti per rendere il porto sempre più green. Per questo l’Autorità Portuale in questi anni si è resa protagonista di progetti importanti come quello del risanamento della Pialassa Piombone, del terminal Crociere e dello sviluppo dei collegamenti ferroviari con il porto, sostiene la trasformazione della Darsena di Città, la riqualificazione dell’ area della Cittadella della Nautica e dell’Innovazione e ha partecipato con convinzione alle prime sperimentazioni sull’uso delle energie rinnovabili. Se questi impegni, che vedono unite tutte le istituzioni locali, avranno il pieno sostegno della Regione e del nuovo Governo si produrranno a Ravenna risultati positivi per la qualità dello sviluppo e per l’ambiente".


Fonte: Ufficio stampa - Provinci di Ravenna