"Ruolo propulsivo dell’aeroporto FVG Savorgnan di Brazzà nello sviluppo logistico-infrastrutturale dell’Alto Adriatico” questo il tema della conferenza-dibattito organizzata dall’International Propeller Club "Port of Monfalcone”, con il patrocinio del Comune di Monfalcone, svoltasi con larga partecipazione di pubblico ed istituzioni - presenti tra gli altri il sindaco Silvia Altran, il presidente della Provincia Enrico Gherghetta, e diversi consiglieri regionali tra i quali l’ex presidente dell’Aeroporto FVG Giorgio Brandolin - ciò a riprova dell’attenzione e dell’interesse che il territorio riserva alla mobilità in generale ed all’Aeroporto FVG in particolare, che ne rappresenta una risorsa nodale.

Al saluto del presidente del Club ing. Paolo Maschio è seguita la chiara quanto appassionata relazione del Presidente Sergio Dressi che ha esposto in maniera esaustiva i risultati di una gestione, che, pur mirata all’economicità, ha traguardato in primis la crescita e giusta valorizzazione della struttura; a riprova il traguardo in termini di passeggeri (850.000) raggiunto a fine 2011 ed il traguardo di 1 milione di passeggeri che appare ora alla portata grazie anche ai preannunciati nuovi collegamenti (Ryanair) con Barcellona e Bari.

La concreta prospettiva di entrare a far parte del Sistema Aeroportuale dell’Alto Adriatico, la cui leadership naturale spetterebbe all’Aeroporto Marco Polo Venezia (8 milioni passeggeri), va considerata una opportunità di ulteriore importante crescita dei collegamenti dell’Aeroporto FVG.
Rispondendo alle intelligenti sollecitazioni del moderatore Fulvio Gon ed ai diversi quesiti posti dagli intervenuti, il Presidente Dressi ha avuto modo di sottolineare come in un contesto generale di perdurante crisi economica l’Aeroporto FVG abbia effettuato recentemente 10 nuove assunzioni ed ha lasciato intendere la possibilità che l’Aeroporto possa concretizzare a breve nuove iniziative occupazionali con attività che utilizzerebbero le ampie aree attualmente non utilizzate.

L’Aeroporto FVG, che ad oggi serve il limitato bacino di utenza regionale con percentuali significative delle aree confinarie di Slovenia e Croazia, è in grado di crescere sfruttando al meglio il proprio potenziale intermodale e la propria centralità rispetto all’Alto Adriatico ed all’Euroregione, non solo accogliendo le quote di traffico low cost che potrebbero venire dall’accennata alleanza con gli Aeroporti di Venezia e Treviso, ma anche e soprattutto puntando a consolidare ed ampliare gli attuali collegamenti nazionali (Roma, Milano, Genova, Napoli) ed internazionali (Monaco, Londra, Parigi, Mosca).

La ridefinizione ampliata del bacino di utenza potrebbe altresì dare nuovo slancio ai collegamenti CARGO ad oggi fortemente limitati nonostante le favorevolissime condizioni operative ed economiche offerte ai vari vettori.
La realizzazione del progettato Polo Intermodale Aeroportuale - il cui studio è stato affidato alle Università di Trieste e Udine - basa fondamentalmente sulla integrazione dell’Aeroporto con la rete autostradale e ferroviaria che - unica in Italia - dista solo 280 mt dall’Aerostazione; la creazione in prospettiva del nuovo scalo ferroviario il più importante a livello regionale ripropone in positivo il progetto di Metropolitana leggera e di naturale aggancio dell’Alta velocità.

In chiusura della conferenza, con la collaborazione dell’Università di Trieste e con il sostegno della Fondazione CARIGO, al dott. Luca Buzzulini e all'Arch. Michela Spangher hanno consegnato due premi di studio per le tesi centrate sullo sviluppo del territorio che hanno sinteticamente esposto.


Fonte: The International Propeller Club Port of Monfalcone