Un investimento complessivo di 9 milioni di euro, 20 giovani ricercatori assunti e impegnati su progetti innovativi relativi a quattro filoni d’intervento (Energia e Ambiente, Nautica, Restauro e Riqualificazione degli edifici, Nuovi Materiali): sono i ‘numeri’ chiave che caratterizzano l’avvio operativo del Tecnopolo di Ravenna-Faenza, al centro questa mattina di un affollato convegno alla Sala Cavalcoli. Al dibattito sul tema ‘Il Tecnopolo della provincia di Ravenna - la ricerca incontra le imprese e il mondo della scuola’, sono intervenuti i rappresentanti delle Istituzioni, il mondo della scuola, dell’università della ricerca, imprenditori e organizzazioni sindacali.

"L’avvio operativo del Tecnopolo ravennate - ha detto il presidente della Provincia, Claudio Casadio - è un segnale di fiducia verso il territorio, che pone al centro il progetto della crescita economica e sociale. Intendiamo valorizzare la ricerca in stretta relazione con il mondo delle imprese e della scuola perché dobbiamo puntare su qualità e innovazione. Per fare questo è indispensabile investire nella formazione dei giovani. Il nostro è un territorio caratterizzato da un diffuso tessuto di PMI che hanno bisogno di ricerca per garantirsi competitività internazionale. Ringrazio la Regione per aver avviato i Tecnopoli in stretta relazione con i territori, e il mio auspicio è che si crei una rete regionale tra le eccellenze della ricerca, perché anche questo sarebbe un ulteriore segnale di fiducia di cui tutto il Paese ha bisogno".

Il vicepresidente della Provincia, con delega all’Innovazione, Gianni Bessi, ha annunciato la nascita - entro l’anno - di una ‘cabina di regia’ tra tutti i soggetti interessati al Tecnopolo ravennate ("Senza costi aggiuntivi") al fine di coordinare al meglio la ricerca e le esigenze del mondo produttivo. "Stiamo cercando di costruire qualcosa di veramente nuovo per Ravenna e l'Emilia-Romagna - ha commentato Gianni Bessi - centri di ricerca industriale altamente specializzati che lavorino per la competitività delle imprese e che attraggano investimenti in settori innovativi. È questa la scelta centrale che l'intera Europa deve compiere per reggere le nuove sfide internazionali”.


Fonte: Ufficio stampa - Provincia di Ravenna