L’attuazione del progetto strategico Parco Archeologico dell’Alto Adriatico, finanziato con un budget di 2 milioni e 800 mila euro sul Programma per la Cooperazione Transfrontaliera Italia-Slovenia 2007-2013, è stata al centro di un incontro fra tutti i partners a Palazzo Balbi a Venezia. È intervenuto il vicepresidente e assessore alla cultura della Regione del Veneto Marino Zorzato.

Il progetto ha come obiettivo la valorizzazione del patrimonio e dell’offerta archeologica dell’area costiera dell’Alto Adriatico, dal litorale emiliano a quello sloveno, in un’ottica unitaria e transfrontaliera, assumendo la pianificazione culturale come strumento di governo dell’intervento pubblico a favore dell’attrattività e della competitività del territorio coinvolto.

Zorzato ha sottolineato come sempre più di frequente il Veneto sia capofila, nel settore culturale, di progetti innovativi e di qualità. È ormai un dato oggettivo che i trasferimenti statali sono in diminuzione e che non si è in grado di invertire questa tendenza. Occorre quindi ingegnarsi - ha detto Zorzato - per trovare soluzioni intelligenti e risorse. Questo progetto, che mette in rete i siti archeologici, va in questa direzione.

Il progetto, già avviato, avrà una durata di 36 mesi e indirizza le attività previste verso una migliore conoscenza, fruizione e accesso al patrimonio archeologico dell’Alto Adriatico. Insieme alle campagne di catalogazione, si articola anche in attività di carattere formativo degli operatori culturali e di analisi dei modelli più avanzati di gestione dei siti archeologici. Il progetto ha una significativa valenza anche in termini occupazionali per i giovani.

Nell’ambito del progetto, alla Regione del Veneto è assegnato un bugdet di un milione 175 mila euro, che corrisponde al 41,9% del totale. Alle attività sono interessate Adria, Altino, Ariano Polesine, Bagnoli di Sopra, Brondolo, Caorle, Cavanella d’Adige, Chioggia, Cittanova, Concordia Sagittaria, Dogaletto, Fusina, Jesolo e Venezia.

Fonte: Ufficio stampa - Regione Veneto