Il problema del Friuli Venezia Giulia?: "dimostrare di essere un sistema territoriale integrato, di essere in grado di unire tutte le proprie forze per vincere una 'partita' che rischia di essere strategica per il futuro dell'intera regione".
È questo ''l'invito, ma anche l'esigenza'' che l'assessore regionale alla Viabilità e Trasporti del Friuli Venezia Giulia Riccardo Riccardi ha espresso ad Udine, a tutte le rappresentanze della società economica, civile e scientifica del Friuli che unitariamente negli scorsi mesi hanno siglato un protocollo - "un documento che ci dà nuova forza", secondo lo stesso assessore - per riaffermare la necessità della valorizzazione della portualità FVG attraverso il progetto Unicredit-Maersk per gli scali di Monfalcone e Trieste.

''La ricostruzione del Friuli terremotato - ha ricordato Riccardi al presidente della Confindustria Udinese Adriano Luci ed al rettore dell'ateneo friulano Cristiana Compagno - ha dimostrato che il Friuli Venezia Giulia è in grado, se lo vuole, di recuperare la sua unitarietà: il progetto Unicredit può essere realmente quella chiave di volta da cui partire per 'ricostruire' una nuova regione, con nuove possibilità di sviluppo''.

Altre "spinte territoriali'', ha affermato l'assessore, di certo non vedono con favore lo sviluppo di un progetto di queste dimensioni finanziarie, unendo capitali privati e pubblici, "ma dobbiamo batterci con forza per questa prospettiva, mettedo in prima linea la nostra autonomia e la nostra specialità". "In questi tre anni di governo Tondo, grazie alla costruzione della Grande Viabilità Triestina, del secondo 'passaggio' autostradale (via Gorizia) verso la Slovenia, l'apertura della A28 (attesa da 36 anni) e del passante di Mestre, accanto all'avvio dei lavori della Villesse-Gorizia, abbiamo allargato gli orizzonti del sistema Friuli Venezia Giulia".

"Ora, con il progetto di ampliamento ed ammodernamento dei porti di Monfalcone e Trieste - ha indicato Riccardi - al quale dobbiamo associare l'appoggio finanziario della Ue per l'estensione verso la nostra regione del Corridoio ferroviario Baltico-Adriatico (fortemente voluto e sostenuto dal presidente Tondo), che oggi gode dell'appoggio istituzionale del presidente della Commissione europea José Manuel Barroso, dobbiamo impegnarci ad aprire noi stessi, il nostro Friuli Venezia Giulia ai nuovi flussi economici".


Fonte: Ufficio stampa - Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia