Adria_A, il progetto Ue per l' "Accessibilità e lo sviluppo per il rilancio dell'area dell'Adriatico interno", non rappresenta solo un'iniziativa che gode dell'appoggio comunitario verso la realizzazione di un servizio di metropolitana leggera tra le aree urbane di Trieste e Capodistria e i loro porti, Gorizia con Nova Gorica e l'entroterra sloveno e i tre aeroporti di Lubiana, Ronchi e Venezia.

Ma come - ii 23 maggio a Bruxelles, al Parlamento europeo - ha confermato il direttore delle Reti transeuropee di trasporto Alain Baron tale progetto può assumere, secondo la stessa Ue, anche ''una dimensione esterna'' verso la parte più occidentale dell'area balcanica, considerata la ventilata prossima adesione della Croazia all'Unione europea, oltre che migliorare il trasporto di livello macroregionale e locale. Si verrebbe in tal modo a costruire veramente - superando quel concetto ''transfrontaliero'' che almeno nel campo del trasporto ferroviario e marittimo alto-adriatico appare ''datato'' - una piattaforma logistica, e dunque di sviluppo economico, aperta a tutta la porzione più settentrionale del mare Adriatico, a servizio del Sud dell'Europa, come ha sostenuto l'assessore regionale alla Viabilità e Trasporti del Friuli Venezia Giulia Riccardo Riccardi.

Il rischio è sempre lo stesso, hanno sottolineato lo stesso Riccardi e l'europarlamentare europeo Antonio Cancian: evitare un processo di marginalizzazione che trova purtroppo maturazione nella limitata massa critica di quest'area. ''Dunque fare sistema'', hanno tra l'altro osservato la parlamentare europea slovena Tanja Fajon e Ljubo Zerak, direttore generale per le Ferrovie al ministero dei Trasporti di Lubiana, partendo proprio da Adria_A, che vuole mettere a sistema - utilizzando le reti ferroviarie esistenti e costruendo le parti ancora mancanti - il litorale triestino e capodistriano, l'area urbana Gorizia-Sempeter-Nova Gorica, i tre porti di Capodistria, Trieste e Monfalcone e i tre scali aeroportuali, che pur nell'ambito della legittima concorrenza aziendale vogliono collaborare tra loro, ha indicato il direttore dell'Aeroporto FVG Paolo Stradi.

Negli obiettivi di Adria_A, dotato complessivamente di 3,289 milioni di euro, ha ricordato Carlo Fortuna, project manager del progetto, vi sono la realizzazione di un'efficace integrazione tra le diverse modalità di trasporto (ferrovia, trasporto pubblico locale, intermodalità ferro-aereo e ferro-mare) e la progettazione delle linee su rotaia Gorizia-Nova Gorica-Vrtojba e Trieste-Capodistria, nonché l'elettrificazione della linea Nova Gorica-Sesana, per completare la circolarità di Adria_A. Un anello metropolitano, che secondo recenti indagini svolte dall'Università di Lubiana, viene positivamente visto dal 66 per cento di un ''campione'' interrogato in Friuli Venezia Giulia e dal 65 per cento da un corrispondente campione in Slovenia, mentre è interessante constatare che il 41 per cento dei passeggeri sbarcati/imbarcati all'aeroporto di Lubiana (dati febbraio 2011) nel corso del 2010 hanno utilizzato almeno una volta gli scali di Ronchi o di Venezia o di Klagenfurt o di Zagabria: e il più "volato" è stato comunque quello di Ronchi.

Alcuni ulteriori numeri fanno capire l'interesse delle comunità locali per Adria_A: attraverso i valichi stradali italo/sloveni delle province di Gorizia e Trieste il 2009 ha visto picchi giornalieri di passaggio anche di 200 bus/giorno e una media, nel 2009, di circa 65mila autovetture al giorno. Solo il traffico delle autovetture è aumentato al confine dell'8,5 per cento nel periodo 2004-2009 e il 75 per cento di questi mezzi aveva a bordo esclusivamente il conducente. All'odierno incontro a Bruxelles sono intervenuti, tra gli altri, l'europarlamentare Debora Serracchiani, il segretario generale dell'Iniziativa Centro Europea Gerhard Pfanzelter, il sindaco di Sempeter-Vrtojba Milan Turk e Vanna Coslovich dell'Autorità portuale di Trieste.


Fonte: Ufficio stampa - Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia