Da febbraio scorso si attendeva chiarezza sulla politica del governo riguardo al progetto del superporto di Trieste e Monfalcone, chiarezza ottenuta ieri nella sede di Palazzo Chigi durante un incontro a cui hanno partecipato il sottosegretario Gianni Letta, i ministri Altero Matteoli e Raffaele Fitto, il vicepresidente di Unicredit, Fabrizio Palenzona, il presidente della Regione Friuli Venezia Giulia, Renzo Tondo, l'assessore regionale ai Trasporti, Riccardo Riccardi, e la presidente dell'Autorità portuale di Trieste, Marina Monassi.

Con l’appoggio della parte istituzionale, il progetto che farebbe entrare in concreta competizione i due porti del nord Adriatico con quelli del Nord Europa potrebbe essere ripreso entro l’estate.

In prima fila, secondo quanto risulta all’agenzia di stampa Radiocor, si conferma UniCredit, che intende confermare il proprio ruolo chiave, investendo con Maersk 750 milioni di euro per realizzare un moderno terminal container.

Entro l'estate - è stato concordato - si arriverà all'intesa tra Stato e Regione, dopo un passaggio in Commissione paritetica, che possa garantire una governance del sistema portuale in cui l'investimento privato possa essere realizzato nei tempi previsti. Lo strumento tecnico sarà una revisione dell'intesa generale quadro del 2008 tra Governo e Regione, che aveva permesso di sbloccare la terza corsia dell'autostrada A4.