BAGNARIA ARSA (UD) - "Ci assumiamo la responsabilità di dare alle istituzioni locali tutto il tempo necessario per valutare un progetto così complesso e delicato, anche al di là dei termini di legge". Lo ha ribadito l'assessore regionale alla Viabilità e Trasporti Riccardo Riccardi che sabato, nella palestra comunale di Bagnaria Arsa (UD), ha partecipato ad un incontro pubblico di presentazione della linea ferroviaria ad Alta Velocità/Alta Capacità (AV/AC) Venezia-Trieste, con particolare riferimento alla tratta che interessa la Bassa Friulana.

Alla riunione, aperta al pubblico, hanno partecipato i sindaci e gli amministratori dei 17 Comuni della provincia di Udine coinvolti nel progetto, da Ronchis a Fiumicello, assieme a rappresentanti dell'Amministrazione provinciale e ad alcuni consiglieri regionali. Come hanno spiegato i tecnici di Italferr, la società a cui RFI-Rete Ferroviaria Italiana ha affidato il progetto, dal confine con il Veneto il tracciato correrà per i primi 25 chilometri in parallelo all'autostrada A4, per poi deviare verso Cervignano e svilupparsi successivamente, fino all'Isonzo, a fianco della linea ferroviaria storica.

Numerosi sono stati i sindaci che hanno preso la parola dopo l'illustrazione delle caratteristiche principali del progetto, compresi gli studi geologici e ambientali. Tutti hanno espresso soddisfazione per la decisione della Regione di ampliare i tempi disponibili e, nello stesso tempo, di affiancare agli uffici tecnici comunali alcuni esperti, in modo da poter esaminare con cognizione di causa tutte le implicazioni della linea AV/AC. In un progetto come questo, di rilievo nazionale e inserito dall'Unione europea tra i corridoi strategici, la Regione intende assumere la funzione - ha detto Riccardi - di garante delle comunità locali interessate.
L'assessore ha anche riconfermato che la Regione chiederà, prima di dare il "via" al tracciato, uno studio sul rapporto costi/benefici dell'opera, anche se non previsto dalla legge.

Quella di sabato è stata, nelle parole di Riccardi, solo una prima occasione di approfondimento, l'avvio di un percorso che dovrà coinvolgere i sistemi territoriali, dopo che alla fine dello scorso anno il progetto della linea ferroviaria è stato ufficialmente depositato, e questo perché "gli amministratori ed i cittadini che hanno a cuore la loro terra hanno il diritto e il dovere di discutere". "Non ho mai chiuso la porta a nessuno - ha detto l'assessore - perché credo che il dovere di un pubblico amministratore sia ascoltare il parere di tutti, compreso chi non è d'accordo. In questo percorso è necessario il rispetto reciproco ed il rispetto per le istituzioni democraticamente elette. Ma il dovere di un pubblico amministratore è anche scegliere, decidere, e questo significa inevitabilmente dividere, assumersi una responsabilità".

Riccardi ha voluto sottolineare il valore strategico della linea ferroviaria AV/AC per il Friuli Venezia Giulia, un'infrastruttura in grado di valorizzare la posizione geografica della regione come "piattaforma logistica" lungo gli assi Est-Ovest del Corridoio V e Nord-Sud del Corridoio Adriatico-Baltico. "Siamo di fronte ad un'opera - ha osservato - che offre una prospettiva al nostro modello di sviluppo, un'occasione di crescita e di lavoro per le nuove generazioni, una risposta alla crisi strutturale che stiamo vivendo".
Riccardi ha anche invitato a valutare la capacità di trasporto merci della nuova linea non rispetto agli attuali volumi di traffico ma alla potenzialità del nostro sistema portuale di conquistare nuove quote a scapito degli scali del Nord Europa.


Fonte: Ufficio stampa - Regione Friuli Venezia Giulia