Si attendeva l’esito della riunione tra il Governo e il sistema dell’Alto Adriatico con i presidenti delle regioni Veneto e Friuli Venezia Giulia e i presidenti delle autorità portuali di Trieste e Venezia per fare la sintesi sui progetti in sospeso, ovvero il progetto del superporto di Trieste e Monfalcone promosso da UniCredit con Maersk e il progetto del porto off shore su cui punta Venezia. La riunione è stata però rinviata, allungando i tempi.

Non si fanno attendere i commenti a partire dal presidente di Confindustria del FVG Alessandro Calligaris che risponde al rinvio sottolineando il disagio che si crea e la demotivazione da parte degli investitori: “Non possiamo perdere tempo - ha spiegato il presidente degli industriali - o far sì che si crei una competizione tra Venezia e Trieste. Ci devono essere delle sinergie, ma prima bisogna capire dove realizzare gli investimenti, e sicuramente Trieste e Monfalcone sono meglio rispetto a Venezia, dove bisogna appena realizzare una piattaforma off shore”.

“Il comportamento del Governo nei confronti dei porti dell'Alto Adriatico assomiglia sempre di più a un delitto premeditato” commenta l’europarlamentare del Pd, Debora Serracchiani: “Lo stallo in cui si vengono a trovare fondamentali progetti di sviluppo, che coinvolgono la logistica di un'intera macroregione è attribuibile in maniera preponderante alle divisioni e ai personalismi da cui è incisa la compagine governativa, anche se le amministrazioni regionali del Veneto e del Friuli Venezia Giulia, entrambe di centrodestra, hanno aggiunto una deprecabile incapacità di dialogo e coordinamento".

Continua a guardare avanti e a non credere alla competizione con Venezia il presidente del Friuli Venezia Giulia Renzo Tondo che, interpellato dall’ANSA ha così dichiarato: “La prossima settimana incontrerò il ministro dei Trasporti Altero Matteoli con l'assessore Riccardo Riccardi per definire insieme all'esecutivo come procedere, con l'intesa tra Stato e Regione o con altre scelte. C'è bisogno di una riflessione con Matteoli”.