Il vicepresidente di Unicredit Fabrizio Palenzona
La conferenza di Trieste promossa dall' Osservatorio del Mediterraneo e Unicredit “ha varato un vero e proprio 'modello Unicredit' che abbiamo inteso proporre in ambito nazionale e internazionale prima a Genova a poi a Trieste”. Lo afferma il vicepresidente di
Unicredit Fabrizio Palenzona nel giorno in cui alla Farnesina è stato presentato il progetto di creazione di una Piattaforma Logistica nell'Alto Adriatico.
Il 'modello Unicredit' si articola su tre punti: "il primo è la necessità di realizzare infrastrutture di Corridoio in tempi certi. Il secondo evidenzia l'obiettivo di un mercato regolato ovvero il rispetto di principi europei di concorrenza, libero acceso al mercato e tutela del legittimo affidamento. Terzo e fondamentale: l'alleanza strategica con gli operatori del traffico", spiega Palenzona, sottolineando poi che è necessario un "altrettanto deciso intervento di segno legislativo senza il quale qualunque progetto non sarebbe possibile in Italia".
Senza la costruzione di un “efficace” corridoio integrato tra i porti del Tirreno e l'Europa medirionale, aggiunge, la portualità italiana “non ha alcuna speranza”. Per Palenzona “diventa assolutamente indispensabile che le grandi centrali di traffico assumano un impegno preciso a fronte della partecipazione alla realizzazione delle infrastrutture indispensabili. Di qui l'alleanza con il gruppo Maersk per quanto riguarda l'Alto Tirreno (terminale di Vado), ma specialmente per quanto riguarda l'Alto Adriatico. Questo modello siamo pronti a replicare anche per quanto attiene all'investimento di Venezia ed alle infrastrutture del Nord Ovest su cui stiamo lavorando”, conclude Palenzona.

Il ministro degli Esteri Franco Frattini, contatti con Lubiana per il progetto Unicredit
L'Italia ha contattato la Slovenia per un coinvolgimento di Lubiana nel progetto del nuovo terminal Adriatico proposto da Unicredit: lo ha annunciato a Roma il ministro degli Esteri Franco Frattini.
Rispondendo a una domanda sulla concorrenza tra i porti italiani e quello di Capodistria (Slovenia), nel corso della presentazione del piano del gruppo bancario, Frattini ha detto di aver “già contattato le autorità della Slovenia. Questo progetto deve includere una comunicazione e un coinvolgimento della Slovenia per creare una sinergia tra Monfalcone (Gorizia), Trieste e Koper”.
“Abbiamo registrato un interesse - ha continuato il ministro - sia da parte del ministero dei Trasporti che da quello dell'Economia di Lubiana, c'è interesse a sapere di più. Il mio auspicio - ha concluso - è che il sistema del Nord Adriatico realizzi una vera sinergia”.

L'amministratore delegato di Unicredit, Federico Ghizzoni
Unicredit accelera sul progetto del nuovo terminal portuale di Monfalcone, per cui sono stimati investimenti diretti per 775 milioni di euro, ma non esclude future cooperazioni con i porti di Venezia o di Genova.
Lo ha indicato l'amministratore delegato del gruppo bancario, Federico Ghizzoni, presentando a Roma il piano di Unicredit per il mare Adriatico.
“Il progetto - ha spiegato - è aperto a collaborazioni con altre realtà. Si è parlato di Venezia e di Genova: il progetto Monfalcone -Trieste non esclude una cooperazione, anzi, possiamo allargare il perimetro per un rilancio della portualità allargata del Nord Italia. Mi auguro che si proceda”, ha concluso Ghizzoni.

Il presidente della Regione Friuli Venezia Giulia Renzo Tondo

Il Friuli Venezia Giulia come una "piattaforma logistica a servizio del Paese": l'idea è stata lanciata dal presidente della Regione, Renzo Tondo, a Roma alla presentazione del progetto di Unicredit per il nuovo terminal portuale di Monfalcone.
"Per noi - ha sottolineato Tondo - questo è un momento importante. La stagione delle infrastrutture va avanti, tra una settimana parte il primo lotto della terza corsia sulla A4 Venezia-Trieste, che ci autofinanziamo. A febbraio la conferenza di presentazione del piano sembrava una delle tante sul ruolo internazionale di Trieste. Oggi invece testimoniamo che così non è, Unicredit - ha concluso - sta dimostrando grande concretezza".

Maersk, ok a Unicredit per l’Adriatico ma bisogna sbloccare Savona

Apm Terminals (Gruppo Maersk) si allea con Unicredit per il nuovo terminal container di Monfalcone ma «condizione necessaria per continuare a investire in Italia» è l'avvio dei lavori a Vado Ligure (Savona), dove la società ha in cantiere un progetto da 900 mila Teu all'anno e 450 milioni di euro.
Lo ha detto a Roma l'amministratore delegato della controllata italiana del gruppo danese, Carlo Merli, alla presentazione del progetto di Unicredit sull'Alto Adriatico.
Merli ha definito “fondamentali” i tempi sullo sviluppo del progetto di Monfalcone. "Nel primo semestre del 2011 - ha indicato - ci sarà bisogno dei 'passi istituzionali’ che rendano cantierabile il progetto".
Allo stesso tempo per Apm “è fondamentale - ha detto Merli, rivolto al ministro degli Esteri Franco Frattini - che a Vado Ligure, dove il nuovo terminal si basa su un investimento pubblico-privato, si parta con i cantieri".

Il ministro per gli Affari regionali, Raffaele Fitto
L'intesa tra lo Stato e Friuli Venezia Giulia per garantire l'investimento Unicredit per il nuovo terminal portuale di Monfalcone arriverà “in tempi molto rapidi”.
Lo ha assicurato a Roma, nel corso della presentazione del progetto, il ministro per gli Affari regionali, Raffaele Fitto. “L'intesa - ha ricordato - è alla base dell'intervento”.
Tra gli elementi chiave dell'intesa, che dovrebbe arrivare attraverso un decreto legislativo integrativo del vigente decreto 111 del 2004 (Norme di attuazione dello Statuto speciale in materia di viabilità e trasporti), c'è l'assegnazione alla Regione di un ruolo di effettivo peso nella "governance" del sistema portuale. Le funzioni relative alla concessioni demaniali del porto di Monfalcone, in particolare, sono già di competenza della Regione dall'aprile 2009.

La presidente della Provincia di Trieste, Maria Teresa Bassa Poropat

La presidente della Provincia di Trieste, Maria Teresa Bassa Poropat auspica che "la Regione svolga un ruolo di adeguato sostegno allo sviluppo dell'intera portualità regionale, che non può certo escludere l'unico porto internazionale del Friuli Venezia Giulia".
Lo afferma in una nota a commento del progetto Unicredit per la portualità dell'Alto Adriatico, i cui contenuti sono stati illustrati a Roma.
Ricordando che la Provincia di Trieste "ha sempre sostenuto una progettazione che, nella sua formulazione originaria, proponeva l'avvio di un sistema tra gli scali di Trieste e Monfalcone e la conseguente istituzione di un'Autorità portuale unica a livello regionale", Bassa Poropat afferma di non comprendere "le ragioni che ora potrebbero aver modificato l'impianto iniziale, considerato che la carenza di collegamenti e infrastrutture ferroviarie è un dato di fatto tristemente noto per Trieste e altrettanto nota da sempre - conclude - è l'esistenza di un concessionario del Molo VII".

Il sindaco di Trieste, Roberto Dipiazza

"C'è grande soddisfazione, finalmente un megaprogetto. Ma dobbiamo davvero finirla con la mentalità del campanile": lo ha detto oggi il sindaco di Trieste, Roberto Dipiazza, a Roma, a margine della presentazione del progetto di Unicredit per il nuovo terminal portuale di
Monfalcone.
Il primo cittadino del capoluogo giuliano ha stigmatizzato le polemiche sul fatto che il progetto presentato dal gruppo bancario riguardi Monfalcone, e non Trieste. “Sono molto seccato. Dobbiamo capire che vanno fatti nuovi porti, integrati con le ferrovie, o non facciamo nulla. Questa mentalità del campanile non porta da nessuna parte. E - ha spiegato Dipiazza - se investiamo sul molo Settimo di Trieste, dopo un pò non abbiamo più spazi, mentre Monfalcone può crescere”.
"Io - ha insistito Dipiazza - stamattina in 15 minuti ho raggiunto Ronchi dei Legionari. Monfalcone ormai è dentro alla città. Milioni di lavoratori in tutto il mondo fanno chilometri ogni giorno - ha concluso - dobbiamo svegliarci".

L'assessore ai Trasporti del Friuli Venezia Giulia, Riccardo Riccardi
"Grande apprezzamento" per la presentazione del progetto di Unicredit per il porto di Monfalcone (Gorizia), è stato espresso dall'assessore ai Trasporti del Friuli Venezia Giulia, Riccardo Riccardi.
"È positivo - ha rilevato Riccardi - che il progetto venga presentato. Ora ci guarderemo dentro, nel dettaglio, per capire le procedure e gli aspetti particolari. Credo - ha aggiunto - che finalmente avremo un'accelerazione”.

Il presidente della Commissione Trasporti e Comunicazioni del Senato, Luigi Grillo

Per il presidente della Commissione Trasporti e Comunicazioni del Senato, Luigi Grillo, "immaginare una piattaforma logistica nell'Alto Adriatico è un esercizio assai interessante. Tuttavia occorre tenere i piedi per terra e valutare con necessario realismo le analisi e le
previsioni che gli esperti hanno fatto sui flussi di traffico per i prossimi anni".
Commentando la presentazione del progetto Unicredit per la piattaforma logistica di Monfalcone e Trieste, Grillo sottolinea che le analisi «sono concordi nel prevedere che ancora per i prossimi 20 anni sarà il sistema dei porti dell'Alto Tirreno la porta d'ingresso delle merci in Europa. Nel
2010 i porti dell'Alto Adriatico, compreso Capodistria, movimenteranno non più di un milione e mezzo di Teu. Prevedere una crescita tale da realizzare solo in un porto dei cinque esistenti un traffico di 3,2 milioni Teu - aggiunge - sembra oggettivamente assai poco realistico".
Grillo conclude ritenendo opportuno "avviare un'iniziativa finalizzata a promuovere audizioni con coloro che, secondo quanto emerso dalla stampa, hanno manifestato interesse a svolgere un ruolo nel settore, al fine di facilitare le dichiarate disponibilità di Istituti di credito a investire
risorse nel potenziamento dei nostri porti".