Una nuova porta d’accesso ai mercati del centro ed est Europa, in grado di moltiplicare il traffico merci, risparmiando 440.000 tonnellate annue di emissioni di CO2.
UniCredit ha presentato il modello per la promozione e realizzazione delle infrastrutture e della logistica a cui si ispira il gruppo per rilanciare la portualità italiana. Questo modello comprende:
• la necessità di norme di accelerazione per la realizzazione delle infrastrutture essenziali;
• una più efficace governance dei mercati e dei sistemi portuali perchè sia garantito il rispetto del diritto europeo della concorrenza e dei principi di certezza del diritto e di tutela del legittimo affidamento;
• l’alleanza con importanti società di trasporto e logistica che investano sulle infrastrutture e si impegnino a riequilibrare i traffici sul Mediterraneo.

Questi principi saranno recepiti da una Intesa Stato Regione con la quale si promuove la “Piattaforma logistica di Trieste e di Monfalcone”, un grande progetto presentato alla Farnesina dal Ministro degli Affari Esteri, Franco Frattini e dall’Amministratore delegato di UniCredit, Federico Ghizzoni, durante una conferenza stampa alla quale hanno partecipato il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Gianni Letta, il Presidente Regione Friuli Venezia Giulia, Renzo Tondo oltre a Piergiorgio Peluso, Responsabile Corporate e Investment Banking Italia di UniCredit e Carlo Merli, Managing Director di APM Terminals Italia. L’appuntamento si è svolto alla presenza anche del Ministro degli Affari Regionali, Raffaele Fitto e del Vicepresidente del Gruppo UniCredit, Fabrizio Palenzona e del Prof. Maurizio Maresca, Vicepresidente di UniCredit Logistics.

La piattaforma logistica nell’Alto Adriatico è il primo risultato del percorso di collaborazione fra UniCredit e la Farnesina, avviato un anno fa con uno scambio di lettere d’intenti, con l’obiettivo di promuovere il sistema Italia nel mondo e la sua centralità in quello europeo. Si tratta di un progetto strategico, sviluppato, in accordo con il Ministero degli Affari Esteri, da UniCredit e da APM Terminals (Gruppo Moller Maersk), leader mondiale della logistica, pronto ad assumere la gestione del terminale di Monfalcone - per rilanciare sia i traffici nel Mediterraneo sia il ruolo della portualità italiana e che inoltre permetterà di risparmiare 440.000 tonnellate annue di CO2 con 3,2 mln di TEU di nuovo traffico merci.

Con la piattaforma logistica nasce un nuovo Gateway portuale nell’area di Monfalcone, interamente automatizzato e in grado, appunto, di movimentare fino a 3,2 mln di TEU. L’area di Monfalcone si colloca, inoltre, strategicamente lungo la direttrice del corridoio V e nel cuore delle reti transeuropee. Garantisce un risparmio in termini di giorni di navigazione e soprattutto di costi di trasporto rispetto agli scali Nordeuropei e rappresenta una porta di accesso da e per il Far East, in grado di approvvigionare sia i ricchi mercati del Nord Italia, il Sud della Germania, l’Austria, sia i mercati in crescita dell’Est Europa quali Polonia, Repubblica Ceca, Ungheria, Slovacchia, Serbia, Croazia, Slovenia, Bosnia ed Albania.

Un progetto fortemente competitivo rispetto ai grandi porti nordeuropei, per rilanciare il sistema portuale italiano che ha avuto, sinora, un ruolo marginale nel traffico mondiale se raffrontato ai Porti del Nord Europa. Un progetto, inoltre, che vuole essere motore di sviluppo e integrazione in Europa, regione nella quale UniCredit ha sempre creduto e investito.

Il Dott. Ghizzoni ha precisato che, ricorrendo le tre condizioni indicate, il gruppo UniCredit è pronto a sostenere altri investimenti di logistica e particolarmente quelli nel porto di Venezia e nell’Alto Tirreno attualmente oggetto di studio.
Il Dott. Palenzona e il Prof. Maresca hanno annunciato inoltre che il modello sarà presentato prossimamente alle categorie marittime e trasportistiche italiane, nonché alla comunità scientifica per un confronto sui contenuti.

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In questo spirito, sempre nell’ambito della collaborazione tra UniCredit e il Ministero degli Esteri si iscrive anche l’iniziativa Rete di Agenzia Tu della banca, esperienza di welcome bank che ha proprio l’integrazione come visione e che offre, fra l’altro, un servizio gratuito di rimesse dall’Italia verso un ampio numero di Paesi. Tale iniziativa anticipa e supera l'obiettivo 5x5 (diminuzione del costo globale medio delle rimesse dal 10% circa del 2009 al 5% nel 2014) su cui si sono impegnati i Paesi del G8 nel luglio 2009 al Vertice dell’Aquila, obiettivo richiamato poi nel Vertice G20 di Seul.
Da anni la comunità rumena ha la possibilità di aprire un ‘Conto a Specchio’ dall’Italia che permette di inviare il denaro in Romania gratuitamente. Un servizio che verrà esteso anche all’Ucraina.

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I dettagli del progetto "Piattaforma logistica nell’Alto Adriatico"
La piattaforma nell’Alto Adriatico s’inserisce nel più ampio progetto della Piastra Logistica Integrata del Friuli Venezia Giulia, che prevede:
• A Trieste, il raddoppio del Molo VII (capacità aggiuntiva di 1,2 mln di TEU), opera già inserita nel Piano Regolatore Portuale e che potrà essere realizzata da TO Delta - Gruppo Maneschi, attuale titolare della concessione in scadenza nel 2031.
• A Monfalcone, la realizzazione di un nuovo Gateway, interamente automatizzato e in grado di movimentare fino a 3,2 mln di TEU con soluzioni tecnologiche innovative e servizi di logistica avanzata. Il gateway beneficerà di una localizzazione favorevole grazie a collegamenti ferroviari con capacità inutilizzata e prossimità ai principali mercati dell’Europa Centrale ed Orientale.
Si tratta di mercati che generano volumi significativi e ruolo strategico per i mercati della Baviera, dell’Austria e dell’Italia del Nord. Il mercato dell’Europa Centro Orientale, in grande sviluppo, è attualmente servito in gran parte dai porti del Northern Range e da servizi feeder di linea che operano in transhipment.

Il progetto si integra, poi, con il potenziamento, già in atto, del gateway di Vado Ligure, cuore dell’alleanza fra APM Terminals (Gruppo Moller Maersk) e UniCredit, volta allo sviluppo di un grande Gateway duale, polarizzato a est, a Trieste e Monfalcone e, a ovest, appunto a Vado Ligure, in grado di sviluppare un’alternativa credibile ed efficiente ai porti del Northern Range.

Le due infrastrutture portuali insieme saranno in grado di valorizzare ancor di più l’Italia come porta di accesso al mercato europeo dei container, uno dei principali a livello internazionale in termini di volumi movimentati (circa 100 mln di TEU nel 2008), dominato, oggi, dai porti del Northern Range, che movimentano da soli circa il 50% del traffico.

Nuova rotta, risparmio di costi e abbattimento delle Emissioni di CO2
Una rotta con scalo diretto a Monfalcone presenta un vantaggio competitivo in termini di distanza rispetto ai principali porti del Northern Range per raggiungere i mercati del Nord Est dell’Italia, dell’Area di Monaco di Baviera, dell’Austria e di parte dell’Europa dell’Est . Considerando poi i collegamenti ferroviari attuali, i risparmi totali, rispetto al Northern Range verso il Nord Italia, l’Austria, la Baviera e parte dell’Est Europa, sono pari a circa 9 giorni di viaggio e, in media, in termini di costi, a 340 €/TEU. I progetti di sviluppo della rete ferroviaria consentiranno un utilizzo intensivo del trasporto su rotaia, circa il 60% del totale dei TEU movimentati.

Minori distanze e l’uso intensivo del trasporto ferroviario consentiranno forti risparmi di emissioni di CO2. Per un container con destinazione Monaco via Monfalcone si ottiene un risparmio medio del 15,2% di emissioni rispetto alla tratta via Rotterdam ed Amburgo. In termini generali, il progetto della piattaforma Adriatica permetterà un risparmio medio di CO2 pari a 138,1 kg/TEU.

Fonte: Ufficio stampa - Unicredit Group

Scarica la presentazione del progetto di Unicredit