"L’ufficializzazione del tracciato transfrontaliero della linea ad alta velocità-alta capacità fra Trieste e Divaccia è di certo una buona notizia perché certifica definitivamente che la rilevanza nazionale ed europea del progetto prioritario n.6 Lione-Torino-Venezia-Trieste-Lubiana, è fuori discussione” - ha dichiarato il Presidente dell’Autorità Portuale Paolo Costa intervenuto all’incontro sull’Alta Velocità a Trieste.

"A questo si aggiunge una seconda buona notizia: la definizione di un tracciato da Venezia verso Trieste, che si attendeva da anni". Una notizia che assume - nonostante qualche malumore - una valenza strategica primaria nel panorama regionale e nordestino dato che il tracciato consente sin d'ora di elaborare le strategie localizzative dei potenziali utilizzatori per i prossimi decenni. La nuova infrastruttura rappresenta infatti un corridoio di collegamento est-ovest a sud delle Alpi, particolarmente importante per lo sviluppo dei paesi dell'Europa centrale e orientale che potranno così trovare nel Multiporto NAPA, il sistema portuale dell'Alto Adriatico (Venezia, Ravenna, Trieste, Capodistria e Fiume) una porta a mare privilegiata per l'intera Europa.

"Mi auguro - ha continuato Paolo Costa - che a queste due buone notizie se ne aggiungano altre due: l'eliminazione sollecita della strozzatura tra Verona e Vicenza utile anche a valorizzare il corridoio merci sulla tratta Vicenza-Treviso-Portoguraro, e la connessione ferroviaria fra Mestre e alla stazione ad alta velocità/capacità da realizzare all'Aeroporto Marco Polo".

Ultimo, ma non meno importante, l’ufficializzazione di ieri enfatizza anche gli investimenti del Porto di Venezia, quali il nuovo terminal portuale d’altura (presentato a Roma alla presenza del Matteoli lo scorso 23 settembre) e il relativo terminal container, ovvero il piazzale di 90 ettari a Marghera dove poter stoccare e aprire i container provenienti dalla piattaforma a mare da distribuirei anche via ferrovia grazie allo scalo ferroviario dedicato che sorgerà in area ex Montefibre e la cui progettazione, finanziata al 50% dall’Unione Europea e appena messa a bando, prevede che i binari vengano equipaggiati con il sistema europeo di gestione del traffico ferroviario ERTMS (European Rail Trafic Management System).