Il vicepresidente di Unicredit Logistics Maurizio Maresca richiama il fatto che ancora nulla è stato deciso per la realizzazione del progetto Unicredit a Monfalcone e Trieste, ''nonostante gli interventi, di peso del Governo nazionale e di quello del Friuli Venezia Giulia''.

L'assessore regionale a Viabilità e Trasporti Riccardo Riccardi, alla seconda giornata di lavori a Magnano in Riviera del Meeting FVG della CISL, rilancia che se effettivamente Stato e Regione sono determinati nella volontà di offrire nuove opportunità alla portualità regionale e nazionale attraverso la via adriatica, di fatto il progetto vero, quello che delinea condizioni, tempi e sviluppi dell'operazione industriale, non è stato ancora presentato e si attende la data (annunciata) del 15 ottobre prossimo per la sua ufficializzazione.

Alla tavola rotonda ''Infrastrutture: un orizzonte strategico per il Friuli Venezia Giulia'' (nell'ambito dei tre giorni ''di riflessione, approfondimento e formazione'' promossi dalla CISL FVG per festeggiare il 60° della nascita del sindacato anche in regione), Riccardi e Maresca si sono così confrontati sulle prospettive della settore logistico con il segretario confederale CISL Giorgio Santini, il consigliere regionale Giorgio Brandolin, il presidente di Confartigianato FVG Graziano Tilatti, i vertici regionali CISL, Lilli Bigoni ed Alberto Monticco, coordinati dal giornalista Renato D'Argenio.

Sottolineato da Maresca che l'ipotesi Unicredit ventilata anche per il porto di Venezia ''è molto, molto più indietro rispetto a quella proposta agli scali di Trieste e Monfalcone'', Riccardi ha comunque ricordato che Unicredit Logistics rappresenta ''un'operazione strategicamente rilevante per la nostra portualità'' che va assecondata anche, se necessario, con lo strumento del commissariamento per rispettare i tempi imposti dal progetto considerati gli innegabili tempi lunghi che dovrà scontare la più complessiva riforma del sistema portuale nazionale.

Ma Riccardi ha anche voluto evidenziare che la sfida per una nuova portualità regionale, in grado di supportare le proiezioni indicate da Unicredit (in primis ''pensata per Genova'', ha detto Maresca), vuol dire in parallelo mettere in cantiere le riqualificazioni già ventilate sui nodi FS di Campo Marzio (Trieste) e San Polo (Monfalcone) ed il raddoppio della linea tra Cervignano ed Udine (la direttrice ferroviaria dei porti adriatici è oggi il Corridoio baltico-adriatico, non certo la direttrice Ovest-Est verso la Slovenia e l'Ungheria, secondo Maresca), per un investimento complessivo valutabile sui 240 milioni di euro.

''Ma c'è un'altra fondamentale sfida da vincere'', ha evidenziato Riccardi. Per il Gruppo Ferrovie dello Stato il trasporto merci significa oggi una perdita annua di milioni di euro: ''pensiamo allora - ha sollecitato l'assessore - a nuove alleanze, ad un nuovo contenitore societario del trasporto cargo nel quale, accanto comunque al Gruppo nazionale, partner importanti siano la stessa Regione, con la sua società ferroviaria, ed investitori privati, anche esteri''.

Ufficio stampa - Regione Autonoma Friuli Venezia Giullia