Avvicinare i Paesi dei Balcani occidentali all’Ue per promuovere, insieme alle Regioni italiane, progetti di sviluppo "più coordinati ed efficienti” attraverso l’istituzione di una macroregione adriatico-ionica. È questa l’idea partorita durante il convegno "Verso la costruzione di una macroregione adriatico-ionica" tenutosi lo scorso 17 settembre 2010 alla fiera del Levante di Bari.

La già esistente macroregione nel Mar Baltico potrebbe essere presa da esempio per la creazione di una nuova entità territoriale che vede interessati i Paesi che si affacciano sulle due sponde dell’Adriatico e dello Ionio.

Un’occasione imperdibile per l’Italia che potrebbe proporsi quale soggetto promotore di questo nuovo bacino territoriale in cui i tre Paesi Europei interessati (Italia, Grecia e Slovenia) potrebbero rafforzare la cooperazione con i futuri membri Ue (prossimo l'ingresso della Croazia, ma si pensa anche a Bosnia, Serbia, Montenegro e Albania, fino a Macedonia e Kosovo in un futuro più lontano), nei settori della pesca, della sicurezza dei porti, nella tutela dell'ambiente, fino alle iniziative culturali e turistiche.

"Un'occasione straordinaria anche per l'Italia, ha sottolineato Mercedes Bresso, Presidente del Comitato delle Regioni dell’Ue, ricordando che in futuro le strategie macro regionali saranno quelle sulle quali si calcheranno le grandi politiche infrastrutturali dell'Unione Europea".

Il progetto non dovrebbe richiedere nuovi fondi all'Ue, ma utilizzare quelli già esistenti per progetti concreti. "Penso, ad esempio - ha spiegato Nichi Vendola, Governatore della Puglia - ai temi comuni fondamentali, penso all'eutrofizzazione del mare e al fenomeno delle alghe. Possiamo trasformare una iattura in un’occasione, per esempio immaginando le alghe come materia prima per biomasse. Possiamo immaginare di mettere in rete i nostri sistemi di protezione civile per affrontare le sfide della desertificazione e degli incendi boschivi".

Le prossime tappe verso la creazione della macroregione passano ora attraverso un tavolo tecnico interministeriale, il monitoraggio dei progetti regionali e, a livello europeo, la richiesta ufficiale da parte di Italia, Grecia e Slovenia al Comitato delle Regioni. Infine, ha spiegato Alfredo Mantica, sottosegretario agli Esteri "il governo italiano farà un lavoro di propaganda nei Paesi dei Balcani per illustrare loro l'interesse politico della macroregione come strumento di stabilità e autostrada verso l'allargamento doveroso e necessario dell'Ue"