Un terminal destinato allo short sea shipping (Autostrade del Mare) e una piattaforma logistica nell'area di Fusina del Porto di Venezia, un investimento complessivo di 193 milioni di euro.

L’area del terminal è provvista, come da lavori in corso da parte dell’Autorità Portuale di Venezia e cofinanziati dall’Unione Europea, di collegamenti alla rete ferroviaria e stradale nazionale ed europea idonei a rispondere all’aumento di capacità di traffico del nuovo terminal.

Il progetto di pubblico interesse messo a gara (secondo la vecchia disciplina ai sensi dell’art. 37 bis Legge n. 109/1994, l’avviso di selezione delle proposte era stato infatti pubblicato il 15 maggio 2006, prima dell’entrata in vigore del nuovo codice degli appalti) è quello del promotore, l’ATI rappresentata dalla società Thetis SpA, con gli adeguamenti istruiti dall’Autorità Portuale di Venezia. L’intera operazione ha visto dal 2006 l’acquisizione dell’area a demanio marittimo, l’adeguamento urbanistico del piano comunale di Venezia, il piano di caratterizzazione ambientale già approvato in conferenza dei servizi.

La fase dei lavori durerà 4 anni, ma sono state previste diverse fasi di realizzazione per cui già la parte destinata a terminal potrà essere pronta dopo 3 anni. La realizzazione dell’intervento avviene con risorse totalmente a carico del concessionario che si aggiudicherà la gara, tranne la progettazione esecutiva di una delle due darsene che sarà realizzata dall’Autorità portuale di Venezia con una successiva gara.

Secondo le previsioni il nuovo terminal per i primi 5 anni sarà capace di movimentare 850 traghetti e 110 treni all’anno che aumenteranno successivamente con un tasso di crescita del 25% fino a raggiungere una capacità massima annuale di 1800 traghetti.

L'andamento del mercato Ro-Ro e Ro-Pax

Il traffico Ro-Ro e Ro-Pax, anche se oggi sta subendo dei cali a seguito della crisi, rimane uno dei settori di sviluppo del porto di Venezia, sostiene l'Ap, nel 2008 ha raggiunto quota 2 milioni e 600 di tonnellate.

Le linee già attive tra Venezia ed i porti greci possono essere considerati, a tutti gli effetti, una infrastruttura di trasporto europea che soddisfa pienamente le indicazioni comunitarie in tema di trasporti a lungo raggio all’interno dell’Unione ed oggi si aprono prospettive concrete di sviluppo non solo con la Grecia ed i porti del Pireo, ma con i Paesi situati sulla sponda sud del mediterraneo come l’Egitto (in particolare il porto di Alessandria), la Libia, Israele, oltre alla costa est dell’Adriatico (Montenegro, Serbia, Albania, etc.)
(Fonte dati: Autorità Portuale di Venezia)

10
settembre 2009