Vantaggi e potenzialità create da reti d’impresa per il settore nautico.
Questi sono gli argomenti trattati durante l’incontro presso la Camera di Commercio di Trieste, nella quale sono intervenuti Antonio Paoletti, presidente della Camera di Commercio, Marino Quaiat di Trs - Trieste refitting system - e Mariarosaria Marchesano, autrice della guida “Una mare di Network”.

Quest’ultima, nata dalla volontà di iniziare ad approfondire il tema delle reti d’impresa in un settore come quello nautico e navale, ha come obiettivo quello di analizzare sul campo le diverse esperienze nel comparto. Essa offre un’ampia visione e diversi spunti per le imprese impegnate nel settore, ma anche per decisioni politiche che nell’ultimo tempo stanno volgendo il loro interesse verso strumenti più utili per incentivare lo sviluppo d’impresa.
In questo progetto si è dunque inserita la Camera di Commercio di Trieste che, come afferma il suo presidente Antonio Paoletti, è entrata convinta che l’aggregazione e quindi la creazione di un sistema compatto sia lo strumento più adatto per superare l’attuale crisi, facendosi così promotore della creazione di una delle prime reti d’impresa italiane.
Un’iniziativa dunque che rientra in piena regola nel piano di attività svolte dall’ente camerale triestino, volta al rafforzamento e al sostegno dell'economia del mare.
Negli ultimi anni, come sostenuto da Mariarosaria Marchesano, i contratti di rete sono divenuti uno strumento di sviluppo diffuso tra le piccole e medie imprese e il comparto della nautica, in particolar modo, ha trovato in questa strategia la forza per combattere la crisi di oggi.
Nonostante il numero di esperienze sia ancora basso - quindici in totale fino ad oggi - questa nuova formula sembra svilupparsi con rapidità e successo, retta da una politica che propone di siglare un contratto di rete tra le imprese, offrendo a queste l’opportunità di mantenere le proprie dimensioni diventando però finanziariamente più forti e concorrenziali.
Per il Friuli Venezia Giulia si tratta dunque di Trieste refitting system - Trs -, una delle prime reti d’impresa italiane ad aver richiesto la personalità giuridica, in base alle ultime modifiche della normativa che ha istituito i contratti di rete. Essa è composta da cinque imprese ( Officina Navale Quaiat, Meccano Engeneering, Ocean Team, Zinelli & Perizzi ) specializzate nel refitting di super e megayacht e, costruita nel febbraio 2013, è l’ultima ad esser nata nel campo delle reti nautiche.
Per favorire la nascita di questo contratto di rete hanno dato loro contributo la Camera di Commercio di Trieste attraverso Aries, e l’istituto per il commercio con l’estero, che hanno studiato ed analizzato le condizioni di mercato per la creazione di uno sviluppo internazionale.
Il refitting, cioè l’attività di rinnovamento di un’imbarcazione o di una sola parte di essa, si configura come il core business di Trs, che ha come principale obiettivo quello di valorizzare le competenze di aziende che operano direttamente nell’alto Adriatico.
Caratteristica altrettanto importante di Trs è poi quella di non identificarsi né in una rete orizzontale né in una verticale, ma “ciò che si punta a sviluppare - dice Quaiat – è un modello misto: le commesse saranno gestite in modo diverso dalla rete a seconda di quale sarà la parte preponderante del lavoro, in modo da poter decidere di volta in volta quale sarà l’azienda capofila”.

Teresa Zeleznik