"Nasce a Ravenna il primo tecnopolo dell'Emilia-Romagna". Con queste parole, il dirigente del settore ricerca e innovazione della Regione, Silvano Bertini, ha aperto il 20 luglio l'incontro di insediamento del nuovo tecnopolo ravennate specializzato nei campi dell'energia e della nautica.

All'incontro, promosso da Regione, Provincia e Comune di Ravenna e Camera di Commercio, presso l'attuale sede del centro ricerca di Marina di Ravenna di Med Ingegneria erano presenti le istituzioni e tutto il gruppo di ricercatori - senior e junior - dei nuclei di ricerca nel campo dell'energia e della nautica, i docenti e i ricercatori neo assunti del Ciri (Centro interdipartimentale di ricerca industriale) Energia e Ambiente, del Ciri Meccanica e Nautica dell'Università di Bologna e il nucleo di ricerca del CNR settore energia e trasporti.
Sono 30 i ricercatori coinvolti di cui 10 giovani neo assunti laureati in ingegneria, chimica e scienze ambientali.

Il Ciri (Centro interdipartimentale di ricerca industriale) Energia e Ambiente ha illustrato i due filoni di studio: le biomasse e le tecnologie legate all'idrogeno; il Ciri Meccanica e Nautica ha illustrato i filoni di ricerca innovativa per la competitività del settore nautico; il CNR, infine, ha presentato il proprio contributo su idrogeno e sequestro della CO2.

L'incontro è servito per mettere a punto gli interventi necessari per rendere pienamente funzionali i laboratori di ricerca e per definire i tempi di realizzazione delle diverse attività previste. Inoltre si è elaborata, col concorso di rappresentanti delle associazioni imprenditoriali, un'ipotesi di governance del tecnopolo che favorisca, attraverso la creazione di un comitato d'indirizzo, una stretta collaborazione tra strutture di ricerca, enti locali, imprese e le loro associazioni, e mondo della scuola e dell’università.

Il vicepresidente della Provincia Gianni Bessi - che ha coordinato l'incontro assieme all'assessore comunale Massimo Cameliani e al vice Sindaco Giannantonio Mingozzi - ha dichiarato: "Stiamo cercando di costruire qualcosa di veramente nuovo per Ravenna e l'Emilia-Romagna: centri di ricerca industriale altamente specializzati che lavorino per la competitività delle imprese e che attraggano investimenti in settori innovativi. È questa la scelta centrale che l'intera Europa deve compiere per reggere le nuove sfide internazionali, una scelta che non ammette nè pigrizie nè autoreferenzialità. L'avvio del tecnopolo rappresenta un elemento di fiducia per tutti. La presenza di tanti giovani ricercatori altamente qualificati è un arricchimento per il territorio. Ora spetta a tutti lavorare per cogliere questa opportunità e darle un futuro".

"È significativo - commenta il Presidente della Provincia, Claudio Casadio - che il Tecnopolo ravennate nasca all’insegna della stretta collaborazione tra enti locali, università e mondo imprenditoriale. La ricerca e l’innovazione devono dare un contributo allo sviluppo del sistema produttivo territoriale e valorizzarne le eccellenze”.


Fonte: Ufficio stampa - Provincia di Ravenna