"Disponibili solo 32 milioni dei 110 rimessi a disposizione dal 3 novembre scorso con la rimodulazione del fondo unico per gli incentivi statali". Lo ha annunciato Giuseppe Tripoli, capodipartimento per impresa e internazionalizzazione del dicastero guidato da Paolo Romani.

In appena sette giorni "bruciati" poco meno di 80 milioni di euro di incentivi rimessi in campo dal ministero dello Sviluppo economico a inizio mese.

I più gettonati in questi giorni sono stati "quei settori che avevano esaurito le risorse da più tempo accumulando una maggiore aspettativa - ha detto Tripoli intervistato da 'Radio24' - come macchine agricole, movimento terra e nautica". Settori industriali quindi, ma non solo. Anche le famiglie hanno partecipato alla corsa. Significativi i dati relativi a motocicli ed elettrodomestici.

Allo scattare del 'via’, il 3 novembre, erano arrivate prenotazioni per 37 milioni, tanto da far parlare di boom di richieste. E al ministero prevedono a breve l'esaurimento dei fondi. Rassicurazioni sono giunte dal capodipartimento nei confronti dei rivenditori e di quanti attendono ancora i rimborsi per l'acquisto di immobili ad efficienza energetica.

Il nuovo pacchetto di incentivi era stato rimesso in circolo dal neoministro Paolo Romani, utilizzando le risorse residue del precedente piano governativo di incentivi per 300 milioni di euro, varato in aprile. I 110 milioni sono stati rimodulati in un fondo unico, senza ripartizione tra i dieci settori economici interessati.

Più che positivo il bilancio della precedente tornata della misura governativa che, “in un momento di difficile congiuntura economica, ha dato un forte sostegno a importanti settori del nostro Made in Italy”. Come ad esempio la nautica, comparto a forte presenza di imprese italiane. Le risorse governative hanno permesso l'acquisto di 155 stampi industriali per scafi da diporto e di oltre 1.300 motori fuoribordo).